Il primo grande stage internazionale di danza, quello di Nervi nel 1980

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Una pagina dell’opuscolo di presentazione dello stage, con Mara Fusco e Ricardo Nunez

Se gli scoiattoli dei parchi di nervi avesserero potuto parlare avrebbero sicuramente detto: “Da quando è arrivato Porcile con il suo festival, non si vive più in pace in questo parco!”, ed in effetti i bellissimi parchi della mia città nel periodo estivo dagli anni ’60 agli ’80 erano pieni di vita, di musica e di arte. Ma ci fu un anno, il 1980, in cui quei prati verdi non furono calcati solo da importanti compagnie di danza ma anche da una massa di ragazzi scatenati, per la precisione di ben 650 ragazzi e ragazze che si erano iscritti al primo grande Stage organizzato da Mario Porcile in occasione del suo XXV  Festival dei Balletti di Nervi.

Le lezioni dello stage si svolgevano nelle splendide sale di  Palazzo Ducale ed avevano come insegnanti i nomi più prestigiosi della danza: da Richard Lee a Sacha Prijkov, da Milorad Miskovitch a Ricardo Nunez, ed ancora Irina Grijebina, Yvette Chauviré, Mara Fusco, Diane Joffe, isabella Glovacka, Gianin Loringett e Coldy per il modern jazz  e Lilavati per la danza indiana.

Mario Porcile non credeva ai suoi occhi quando la sua segretaria gli riportò che in una mattinata aveva registrato ben 650 iscritti. “Ho dovuto rifiutare altre 250 domande – mi confessò un volta in un’intervista – e l’ho fatto davvero a malincuore, ma come facevamo a gestire la programmazione delle lezioni di tutti quegli allievi, quando già con i primi iscritti si aveva un movimento di 1200 ballerini al giorno!”.

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La fila per iscriversi allo stage

Insomma quello stage fu un successone, un evento straordinario che io ricordo vivissimo ancora adesso in quanto ho avuto il privilegio di farne parte e quindi di studiare con nomi come appunto Miskovitch e Nunez per il classico e Loringett per il modern, disciplina per me allora assolutamente sconosciuta e che proprio attraverso le sue effervescenti lezioni ho incominciato ad amare ed apprezzare.

La grossa scalinata di Palazzo Ducale era gremita di giovani provenienti da tutt’Italia e non solo che andavano su e giù con le loro grosse borse, panini e Coca Cola. I ragazzi si conoscevano ed imparavano a misurarsi fra di loro. Per noi genovesi è stato straordinario avere come compagne di corso ragazze come Brunella Buonomo, Grazia Garofali, Stefania Mantelli, Mariolina Matarrelli, Alessandra Panzavolta, Grazia Galante, che come ben sappiamo in seguito hanno avuto una straordinaria carriera nel mondo della danza.  Per quanto riguarda i ragazzi invece ricordo benissimo Fabio Molfesi ed i gemelli Giannetti, straordinari ambedue già in tenera età. Stefano Giannetti era un burlone e già a quei tempi dimostrava le sue spiccate doti di coreografo, ricordo che una volta si alzò di botto e fra lo stupore di tutti improvvisò la parodia della “Morte del cigno”. Fu straordinario.

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Vinicio Colella ai tempi dello stage di Nervi

E poi c’erano i maestri di piano, quelli che accompagnavano le lezioni classico, di repertorio e passo a due. Anche in questo caso Mario Porcile non si era risparmiato scegliendo i migliori: una era la famosissima e rossissima Elisabeth Cooper, l’accompagnatrice di tutti i grandissimi ballerini, e l’altro era Vinicio Colella, portato a Genova dagli insegnanti di danza classica Mara Fusco e Ricardo Nunez,  in seguito pianista ed accompagnatore presso l’Accademia Nazionale di Danza a Roma  ed ora uno dei più ricercati pianisti per la danza.

Fu un luglio indimenticabile per tutti che si chiuse con una splendida serata di gala degli allievi migliori sul palco di Nervi. Anche in questo caso mi posso vantare di aver preso parte a quella serata indimenticabile che vide me come altre mie compagne di corso calcare quel palcoscenico dove avevano posato i piedi Vasiliev e Maximova, Nureyev e Fontaine, Miscovitch e Chauviré. Inutile dire che mi tremavano le gambe prima di entrare in scena, ma poi accecata dal riflettore che mi stava sulla sinistra non vedendo più l’immenso pubblico presente, affrontai la prova con tutte le mie forze prendendomi, come tutto il gruppo, gli applausi finali. Applausi che sono arrivati ancora più copiosi quando sul palco sono saliti tutti gli insegnanti che ci avevano preparato e soprattutto lui, il vero protagonista e artefice di tutto questo, il grande e unico Mario Porcile.

Francesca Camponero

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Annie Duperrey, Bernard Giraudeau, Gianin Loringett

[Foto in alto: serata gala dello stage internazionale di Nervi 1980]

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