Il Balletto alla Scala debutta in prima nazionale con Lo Schiaccianoci di Balanchine
Neanche il grande coreografo russo americano George Balanchine rimase insensibile alla magia del Natale dettata da Lo schiaccianoci di Čajkovskij e nel 1954 volle rivisitare le antiche esecuzioni ad opera di Ivanov in primis, poi di Gorskij nel 1917 e di Lopukhov nel 1929, con una sua versione che divide il balletto in due parti ed un prologo, seguendo la trama originale.
E questo fu senz’altro il progetto più ambizioso intrapreso dal New York City Ballet all’epoca. Come sempre Balanchine fu originale nella sua splendida coreografia, e magnifica fu la realizzazione che senza dubbio rimanda alla sua formazione e alla sua carriera nei teatri imperiali, dove aveva danzato fin da bambino quando gli allievi venivano accompagnati alle prove in teatro.
Un balletto straordinario con cui la Scala ha deciso di inaugurare la nuova Stagione Danza. Una prima nazionale e un debutto per la Compagnia scaligera. Lo chiaccianoci di Balanchine infatti non era ancora mai stato rappresentato in Italia. Per questa produzione che vede la ripresa della coreografia da parte di Sandra Jennings, il teatro alla Scala avrà nuovi costumi e scenografie, creati da Margherita Palli.
Impegnata tutta la Compagnia, solisti e primi ballerini a cui si vanno ad aggiungere i giovani allievi dell’Accademia. Sul podio lo specialista del repertorio russo Michail Jurowski.
Si parte il 15 dicembre con l’anteprima dedicata ai giovani, poi repliche il 16, 19, 20, 29, 30 dicembre 2018 e ancora il 3, 4, 10, 12 (2 rappr.), fino al 15 gennaio 2019.
Francesca Camponero