A Parma la danza incontra nuovi sguardi
Il progetto del Teatro Regio di Parma riservato agli spettatori sensibili dedica il suo appuntamento inaugurale a ciechi e ipovedenti, invitati a scoprire il Regio e a vivere da protagonisti la danza di Aterballetto.
Il primo traguardo di RegioInsieme è il percorso elaborato per 15 disabili visivi e realizzato dal Teatro Regio di Parma in collaborazione con UICI -Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione di Parma. Vedere la danza con gli occhi della mente. Un obiettivo ambizioso e divertente, ideato da Elena Di Giovanni con la collaborazione di Francesca Raffi, in occasione della presenza al Regio della compagnia Aterballetto che chiuderà la stagione 2019 di ParmaDanza sabato 1 giugno 2019 con uno spettacolo su musiche di Johann Sebastian Bach.
Dopo la visita guidata del Teatro e dei suoi diversi spazi, con l’ausilio di tavole tattili appositamente commissionate dal Regio al Museo tattile statale Omero di Ancona, ciechi e ipovedenti con i loro accompagnatori conosceranno il Foyer Toscanini e la Sala per il pubblico e quindi raggiungeranno il palcoscenico dove sperimenteranno lo spazio dell’azione dei danzatori, gli elementi scenici, il tappeto, i costumi, gli strumenti musicali, che ciascuno potrà sentire, toccare e fingere, grazie anche al racconto degli artisti della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e ai musicisti dell’Ensemble Sentieri Selvaggi, che da subito hanno accolto l’invito del Teatro Regio a rendersi partecipi a questo nuovo modo di vivere lo spettacolo.
Due le coreografie in programma alla sera alle ore 20.30, Sarabande e Domus Aurea, firmate rispettivamente da Jiří Kylián e Diego Tortelli, che gli spettatori potranno vedere grazie alle audio descrizioni, scritte da Francesca Raffi in collaborazione con Aterballetto e con l’UICI e registrate dalla voce di Carla Lugli, che in diretta, durante lo spettacolo, ciascuno di loro ascolterà in sala sul proprio smartphone via Wi-Fi, grazie all’impianto di diffusione appositamente realizzato da Sennheiser.
Francesca Camponero
[Nella foto in alto, Domus Aurea, coreografia di Diego Tortelli]