La GOG dedica un concerto interamente alla danza

La sala vista dal palco del Carlo Felice

Lunedì 27 gennaio al Teatro Carlo Felice alle ore 20,30 in occasione del dodicesimo concerto della Stagione GOG, ritorna dopo 3 anni di assenza dall’ultimo acclamatissimo concerto il pianista Giuseppe Albanese che eseguiràun programma totalmente dedicato alla danza. La musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell’accompagnamento della danza fino ad arrivare ad emanciparsene particolarmente nel corso del XVII secolo in Francia con raccolte di danze organizzate in suites, concepite come musica fine a se stessa ma che dei vari generi di danza conservava lo schema ritmico.

Invito alla danza è una delle opere più celebri di Carl Maria von Weber, cugino della moglie di Mozart, ed è e uno dei primi brani autonomi scritti nella forma del valzer. Esso si compone di una introduzione, rappresentativa dell’invito con cui l’uomo chiede alla donna di danzare, del momento della danza vera e propria e di una chiusura. Tale schema, a costituire una sorta di piccolo poema sinfonico, sarà ripreso e ampliato nei celebri valzer degli Strauss a fine secolo.

Il M° Giuseppe Albanese

Coppelia è un balletto coreografato da Arthur Saint-Léon che si basa sul racconto “l’uomo della sabbia” di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann. Vi è narrata la storia di un amore tra una coppia di giovani nella quale si inserisce la bambola meccanica Coppelia, creazione del fabbricante di giocattoli e mago Coppelius. Per l’occasione verranno eseguiti al pianoforte il Valzer assieme alla Czárdás che sono i brani più celebri.

Schiaccianoci di Pëtr Il’iˇc Cˇaikovskij non ha bisogno di molte presentazioni. Al concerto verrà eseguita la Suite (trascrizione Michail Pletnëv ) che propone una selezione delle pagine più celebri e suggestive del balletto.

 L’Uccello di fuoco fu composto da Igor’ Stravinskij per i Balletti Russi dell’impresario Sergej Pavloviˇc Djaghilev, il quale aveva ben intuito le qualità del giovane compositore. La trama è basata su un’antica fiaba russa fondata sulla lotta tra il male, impersonato dal mago Kašej, e il bene rappresentato dall’Uccello di fuoco, il quale aiuta il principe Ivan a sconfiggere il mago e liberare le principesse da questo tenute prigioniere. Per questo balletto Stravinskij ha realizzato una musica dalla scrittura ardita, dal forte impatto ritmico e dalla grande ricchezza coloristica nell’uso dei diversi strumenti, che può far ricordare i colori violenti ed accesi dei contemporanei pittori fauves.

Il Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy fu originariamente concepito come sottofondo musicale all’omonimo poema di Mallarmé. Solo in seguito fu portato a compimento come autonomo poema sinfonico e ancora successivamente utilizzato da Djaghilev per i suoi Balletti Russi. Esso narra le fantasie di un fauno il quale si diletta a suonare il flauto e ha un incontro con alcune ninfe in un paesaggio bucolico. Tale opera è considerata uno dei testi fondamentali dell’impressionismo musicale. Si caratterizza per la sua forma tripartita, la grande varietà di metri ritmici utilizzati, la melodia vagante del tema principale con il suo forte cromatismo, che danno alla composizione un aspetto sfuggente e impalpabile.

Maurice Ravel scrisse La Valse su commissione di Djaghilev come una sorta di omaggio alla Vienna degli Strauss, ma la Grande Guerra da poco conclusa non gli consentì di realizzare un’opera serena, causandone il rifiuto da parte dell’impresario. Dal fremito sotterraneo iniziale in un clima d’inquietudine emerge a poco a poco il tema del valzer, che viene poi gradualmente a scomparire nuovamente fino al parossistico finale in fortissimo.

Francesca Camponero

[Nellagoto in alto il M° Giuseppe Albanese]

Programma

Lunedì 27 gennaio 2020
Teatro Carlo Felice ore 20.30

Giuseppe Albanese pianoforte

Carlo Maria von Weber
(Eutin, 1786 – Londra, 1826)
Invito alla danza (trascrizione di Carlo Tausig) (1819)

Léo Delibes
(La Flèche, 1836 – Parigi, 1891)
Valzer da Coppelia (trascrizione di Ernö Dohnányi) (1870)

Pëtr Il’ič Čajkovskij
(Votkinsk, 1840 – San Pietroburgo, 1893)
Suite da Lo schiaccianoci (trascrizione Michail Pletnëv) (1891 – 1892)
1. Marcia – Tempo di marcia viva
2. Danza della Fata Confetto – Andante ma non troppo
3. Tarantella – Tempo di Tarantella
4. Intermezzo – Andante
5. Trepak (danza russa) – Molto vivace
6. Danza cinese – Allegro moderato
7. Passo a due – Andante maestoso

Igor Stravinskij
(Lomonosov, 1882 – New York, 1971)
Suite da L’uccello di fuoco (trascrizione di Guido Agosti) (1909 – 1910)
1. Danza infernale del re Kastcheï – Allegro feroce
2. Berceuse – Andante
3. Finale – Lento maestoso

Claude Debussy
(Saint-Germain-en-Laye, 1862 – Parigi, 1918)
Prélude à l’après-midi d’un faune (trascrizione di Leonard Borwich) (1891 – 1894)

Maurice Ravel
(Ciboure, 1875 – Parigi, 1937)
La Valse (1919 – 1920)

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