Sasha Waltz racconta la storia di Enea e Didone a Romaeuropa

La danza è presente ai compleanni, ai matrimoni,
per strada, nelle case, sul palco, dietro il sipario.
Per comunicare gioia o dolore.
Come rituale e come esperienza di confine,
come manifestazione del nostro essere vivi,
come trasformazione.
Ci permette di sentire il nostro corpo,
di andare oltre,
di essere un altro corpo. (
Sasha Waltz)

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Sasha Waltz

Il festival Romaeuropa, che si svolgerà in diversi luoghi della capitale fra il 21 settembre e il 3 dicembre con un ricco cartellone di danza contemporanea internazionale e italiana, parte con un’anteprima straordinaria. Dal 14 al 18 settembre sarà in scena, infatti, Dido&Æneas di Sasha Waltz.

Quest’opera in un prologo e tre atti si ispira al libro IV dell’Eneide, nel quale Virgilio narra la storia dello sbarco di Enea a Cartagine. La regina Didone si invaghisce dell’eroe scampato alla distruzione di Troia, ma questi, sentendosi predestinato da Giove a una missione più grande la abbandona e Didone, disperata, si suicida, non prima di avere maledetto Enea e la sua stirpe e aver promesso odio eterno fra Roma e Cartagime.

Enea, dicevamo, è un predestinato e nella sua vicenda il Fato assume un ruolo importante. Si sente chiamato a imprese più grandi e rinuncia all’amore per andare alla ricerca del proprio destino. E a un certo punto della sua avventura sbarca nella zona in cui nascerà una città: Roma che, secondo una leggenda di origine greca, deriverebbe il suo nome da quello di una donna troiana imbarcata su una delle navi della flotta in fuga. Questa donna, stanca di navigare alla ricerca di qualcosa di indefinito, avrebbe bruciato le navi per impedire a Enea e ai suoi di ripartire. Il nome di questa donna? Rome. Naturalmente esistono altre spiegazioni dell’origine del nome della capitale d’Italia: quella di Servio, vissuto fra il V e il IV secolo a.C., che fa derivare il nome dell’Urbe da un nome arcaico del Tevere (Rumon Rumen), per cui Roma starebbe a significare “Città sul fiume”; oppure che la donna di nome Rome fosse la figlia di Ascanio e, quindi, la nipote di Enea.

La passione fra Enea e Didone, come molte altre grandi storie d’amore della letteratura classica, è stata fonte di ispirazione di moltissime coreografie e viene tradotta da Sasha Waltz – una delle coreografe più innovative sulla scena mondiale – in una danza corale, che coinvolge tutti gli interpreti e nella quale canto e danza si fondono.

Sasha Waltz (Karlsruhe. 1963) è artefice di un Tanztheater che sconfina nell’arte visiva, nel teatro-installazione e nella musica contemporanea. Da molti viene considerata l’erede di Pina Bausch. Dopo avere studiato danza fra Amsterdam e New York (fra i suoi maestri Mary Wigman) inizia a coreografare nel solco del post-modern. Nel 1993, a Berlino, fonda la Sasha Waltz & Guests, in stretta collaborazione con il compagno Jochen Sandig, drammaturgo. Nel 1996, ancora in collaborazione con Sandig, ha fondato il teatro Sophiensale, acclamato dalla critica. Dal settembre del 1999 al 2004, la coreografa tedesca è stata tra i direttori artistici dello Schaubühne am Lehniner Platz: qui ha presentato, tra le altre opere, Körper (37esima Theatertreffen di Berlino), S e noBody nonché l’installazione coreografica insideout. Alla fine del 2004, la compagnia Sasha Waltz & Guests diviene nuovamente indipendente, con la direzione artistica di Jochen Sandig. Nel gennaio del 2005 Waltz presenta la prima mondiale della sua prima opera coreografica, Dido & Aeneas presso la Staatsoper Unter den Linden di Berlino. Nel 2007, Sasha Waltz ha messo in scena, tra le altre opere, due coreografie musico-teatrali: Medea, con musiche di Pascal Dusapin e testi di Heiner Müller, la cui prima mondiale si è tenuta nel maggio del 2007 a Lussemburgo, Capitale europea della cultura 2007, e la rivisitazione coreografica della sinfonia drammatica di Hector Berlioz Roméo et Juliette, andata in scena nell’ottobre del 2007 all’Opéra de Paris. Nel 2010 è stata nominata Cavaliere delle Arti e delle Lettere e nel 2011 ha ricevuto l’Ordine al Merito della Repubblica Federale della Germania.

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