Balletto-pantomimo in due atti
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Libretto e coreografia | Arthur Saint-Léon |
Musica | Cesare Pugni |
Prima rappresentazione | Parigi, Opéra, 19 gennaio 1849 |
Interpreti | Fanny Cerrito (Hélène de Vardeck), Arthur Saint-Léon (Urbain), Eugéne Coralli (Dottor Matheus), A. Fuchs (Saint-Ybars); |
Scenografia | Desplechin e Thierry |
Costumi | Paul Lormier |
Urbain è un giovane violinista innamorato della bella Hélène de Vardeck. Il dottor Matheus promette ad Urbain di fargli suonare il violino in modo da sedurre la giovane donna, ma in cambio naturalmente pretende la sua anima. Urbain non accetta la proposta e il mago distrugge lo strumento. Un amico e maestro di Urbain è pronto ad intervenire offrendogli un violino equivalente al precedente. Nel frattempo si scopre che Urbain è un giovane di nobili natali e non un musicante di fortuna; ciò gli permette di sposare Hélène, pretesto per un divertissement finale.
La curiosità dello spettacolo consisteva soprattutto nel fatto che Saint-Léon, oltre che interprete e coreografo era un virtuoso del violino, il che piacque molto al compositore Adolphe Adam, l’autore di Giselle. Una precedente versione della storia s’intitolava Tartini il violinista. Il libretto era stato ricavato dal Gavarni dallo stesso Saint-Léon che compose anche la musica in collaborazione con Pugni e Félis; la coreografia era di Emanuele Viotti. La prima rappresentazione si ebbe al Teatro La Fenice di Venezia il 29 febbraio 1848, interprete principale Fanny Cerrito che ricevette gli elogi della critica.
A cura di Alberto Soave
Fonti:
- Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991