Ad Acqui va in scena Luciana Savignano nel Bolero del Padova Danza Project
BEinSIDE – ACQUI in PALCOSCENICO 2021
XXXVIII Festival Internazionale di Danza
Danza, musica e parola nelle terre del Monferrato
ACQUI TERME 8 – 31 LUGLIO
Venerdì 16 luglio 2021
ACQUI TERME / PALAZZO DEI CONGRESSI
h 21.30
PADOVA DANZA PROJECT
BOLERO – Prigionia di un amore
con la partecipazione straordinaria dell’Étoile Internazionale Luciana Savignano
Uno spettacolo di danza e teatro di Milena Zullo
con Luciana Savignano, l’attore Massimo Scola e Padova Danza Project diretta da Gabriella Furlan Malvezzi
Progetto riconosciuto dal MIBACT | Direzione Generale Spettacolo dal vivo
Musiche di Maurice Ravel ed Enrico Gabrielli
Regia, coreografie e testi di Milena Zullo
In principio fu il “Bolero” di Maurice Béjart: esaltazione dell’erotismo allo stato puro, sensualità dirompente, ritmo alienante e travolgente.
In scena Luciana Savignano, icona assoluta della danza internazionale, nata alla Scala, si è rivelata vestale inimitata e inimitabile dell’altra danza, quel flusso potente di correnti creative che hanno cercato una sintonia costante con la nostra epoca. Un corpo diverso dalle morbidezze del balletto classico che ha reso moderno e inedito il suo modo di danzare. Celebri coreografie di Béjart, come il Bolero, sono diventate in Italia grandi successi, replicati all’infinito, proprio attraverso la Savignano, grazie alla sua forza magnetica da incantatrice di serpenti. Nella sua lunga carriera ha collaborato con coreografi come Paolo Bortoluzzi e Jorge Donn, (patners indimenticabili) con Louis Falco, Jean Butler, Roland Petit, Amedeo Amodio, Birgit Cullberg, Alvin Aley, Uwe Scholz, Joseph Russillo, Donlin Foreman, Glen Tetley, Robert North, Gheorghe Iancu.
La Savignano danzerà su musiche di Ravel rivisitate da Enrico Gabrielli, polistrumentista e compositore tra le figure più importanti della scena musicale italiana contemporanea.
In Bolero –Prigionia di un amore la versione ipersensuale di Béjart lascia il posto a una trasposizione più intimistica in cui l’afflato di libertà diviene un urlo di prigionia. L’urlo che squarcia il silenzio in una società martoriata dal femminicidio.
In scena la forza di una donna e il racconto di un amore malato, una rivolta silenziosa contro ogni sorta di violenza e di sopruso.
All’attore Massimo Scola, è affidato il compito di dare voce a vittime e carnefici di questa prigionia. Voci che appaiono distinte, ma parte di una medesima natura perché la violenza di genere non ha confini, e il dramma del maltrattamento delle donne è anche il dramma degli uomini che restano.
Costo Biglietti: EURO 15 PRIMO SETTORE; EURO 10 SECONDO SETTORE; EURO 6 Gruppi, Over 75, ragazzi, Abbonamento Musei Torino
[Nella foto in alto: Bolero – Prigionia di un amore, Padova Danza Project]