Sessant’anni di storia del Balletto di Roma
Si è tenuto il 28 novembre 2021 l’evento dedicato al 60° compleanno del Balletto di Roma: posticipata di un anno a causa dell’emergenza pandemica, la festa si è svolta nell’arco dell’intera giornata di domenica con un programma variegato di incontri e performance, tra dialogo e danza, approfondimento storico e confronto tra generazioni.
Per accogliere gli ospiti – amici e colleghi di ieri e di oggi – sono stati creati nella sede del Balletto di Roma in via della Pineta Sacchetti affascinanti percorsi visivi, letterari e danzati, legati alla storia di questa istituzione. L’allestimento della location ha visto l’esposizione del prezioso materiale video-fotografico d’archivio, insieme ai costumi di alcune delle più importanti produzioni della compagnia (da: Otello; Il lago dei cigni, ovvero il Canto; Lo Schiaccianoci): la mostra, curata per l’occasione da Giuseppe Distefano, ha offerto ai visitatori un’esperienza “immersiva” in grado di coinvolgere lo sguardo e il pensiero. Un pezzo di storia, che dalle immagini si è materializzato sulle pareti della nuova sede romana – aperta nel 2020 e inaugurata ufficialmente in questa occasione – in un percorso tra memoria, presente e futuro.
Tra gli appuntamenti centrali del mattino, la tavola rotonda sulle nuove prospettive della danza intitolata Quali tradizioni per la danza del futuro?, in cui si è tentato di rispondere ad alcune importanti domande e di condividere temi d’interesse cruciale per il settore, come la mancanza di un proficuo dialogo all’interno del comparto-danza, insieme ad una riflessione sul ruolo ‘politico’ e culturale degli operatori e al senso di esclusione e impotenza di chi, dai 35 anni in su, vuole creare danza in Italia.
Un dialogo aperto, guidato da Silvia Poletti, tra gli ospiti che hanno affiancato e creduto nel Balletto di Roma negli ultimi 20 anni: voci rappresentative di enti e realtà nazionali, chiamate a discutere della possibilità di rivedere modalità produttive e distributive per una nuova apertura dialettica di lavoro. Insieme a Luciano Carratoni, direttore generale del Balletto di Roma, e a Francesca Magnini, direttrice artistica, hanno partecipato, in presenza e in collegamento online: Gilberto Santini, direttore AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali, Piergiacomo Cirella, segretario generale Fondazione Teatro Comunale di Vicenza, Mario Castro De Stefano, consulente artistico Teatro Pubblico Campano, Daniele Cipriani, presidente e direttore artistico Daniele Cipriani Entertainment, Fabrizio Monteverde, coreografo principale Balletto di Roma, Carmela Piccione, giornalista e scrittrice, Valerio Longo, vicedirettore Balletto di Roma, Monica Casadei, direttore artistico Artemis Danza, Patrizia Coletta, direttore Fondazione Toscana Spettacolo, Annamaria Onetti, direttore artistico DANCEHAUSpiù, Marco Ciuti, direttore La Fabbrica dell’Attore, Walter Mramor, direttore Artisti Associati, Roberto De Lellis, direttore Ater Fondazione, Carlo Pesta, presidente e direttore artistico Balletto di Milano, Stefano Scipioni, presidente ACS Abruzzo Circuito Spettacolo.
L’appuntamento del mattino ha visto anche la gradita partecipazione di Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, e di Sabrina Giuseppetti, Presidente del Municipio XIII: nelle loro parole, la testimonianza del ruolo del Balletto di Roma – tra le più importanti realtà private del settore danza e spettacolo dal vivo in Italia, con più di 100 esibizioni l’anno e oltre 300 allieve e allievi – nel municipio e nella città, auspicando future collaborazioni.
Dopo il lunch break, il programma pomeridiano è stato aperto dalla presentazione del progetto editoriale dedicato ai 60 anni del Balletto di Roma: l’anteprima di un libro, a cura di Carmela Piccione, ricco d’interviste e testimonianze che rendono omaggio alla prima compagnia di danza privata in Italia, fondata nel 1960 da Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Numerosi i protagonisti che, insieme all’autrice, hanno condiviso aneddoti e ricordi legati all’avventura della compagnia: prima fra tutti, Paola Jorio, interprete dello storico ensemble e oggi direttrice della Scuola del Balletto di Roma, e Raffaella Appià, coreografa e docente, nipote della fondatrice Franca Bartolomei.
Il ‘viaggio’ d’immagini e parole è stato coronato, nella seconda parte del pomeriggio, dalla danza dei giovani allievi della Scuola del Balletto di Roma diretta da Paola Jorio, del Corso di avviamento professionale (CAP) e dei danzatori della Compagnia. Le performance offerte agli ospiti hanno svelato il più recente repertorio coreografico – con estratti da Arcaico di Davide Bombana e da Astor, un secolo di Tango, produzione 2021 attualmente in tournée – insieme alle ultime creazioni di danza classica e contemporanea curate dalla direttrice Paola Jorio in collaborazione con i maestri Pia Russo, Diana Tavernier, Anna Maria Garagozzo, Vladimir Derevianko, Serena Chiaretti, Emanuele Burrafato, Pablo Tapia Leyton, Chiara Casciani. Dolce chiusura, per tutti, con la torta “BdR 60”: felice augurio di nuove e brillanti ripartenze.
Da qui, dalle solide fondamenta della storia, il Balletto di Roma riparte con coraggio guardando al presente e al miglior domani per le future generazioni.
[Nella foto in alto: Allievi della Scuola Balletto di Roma]