InformaDanza

> chat dance
> forum
> cerco partner
> newsletter
> scuole e palestre
> dove si balla
> eventi
> oroscopo
> concorso fotografico
> giochi
> bacheca


Banner pubblicitario
Banner pubblicitario
Banner pubblicitario
Banner pubblicitario
  home ----> trame balletti ----> les matelots

LES MATELOTS
I Marinai
Balletto in un atto e cinque scene
LibrettoBoris Kochno
CoreografiaLéonide Massine
MusicaGeorges Auric
Prima rappresentazioneLondra, Coliseum, Ballet Russes di Serge de Diaghilev, 17 giugno 1925
InterpretiVera Nemchinova (la fidanzata), Lydia Sokolova (l'amica), Léon Woizikowsky (il marinaio spagnolo), Serge Lifar (il marinaio francese), Tadeo Slavinsky (il marinaio americano)
Scenografia, siparietto e costumiPedro Pruna

Tre marinai, approfittando di alcune ore di libertà a terra, inizano a frequentare i locali del porto stringendo amicizia con le ragazze che incontrano. Una di loro inizia a provare affetto per il più sbarazzino dei tre che promette di sposarla al suo ritorno. Credendo all'amore professatole, la ragazza, in un assolo, rivela la sincerità dei suoi sentimenti, la nostalgia e il desiderio. Le amiche vorrebbero che dimenticasse l'avventura accettando altre occasioni, ma la ragazza, per amore, rifiuta. I marinai, tornati a bordo della nave, decidono di cambiarsi d'abito e, così travestiti, ritornano nel bar tentando a turno di sedurre la ragazza innamorata che, però resiste alla corte dei tre convincendo così l'innamorato della fermezza dei suoi sentimenti e della sua fedeltà. I tre marinai si tolgono il travestimento e la ragazza può volare fra le braccia del suo innamorato.

Jerome Robbins, molti anni dopo, nel suo Fancy Free, avrebbe ripreso il tema dei marinai sbarcati e desiderosi ciascuno di avere la compagnia di una ragazza per il breve tempo del permesso a terra. Vi riuscì molto bene con abbondante spirito yankee, così come era riuscito a Massine condire su temi di canzoni popolari francesi una storia bilanciata fra equilibrismi e acrobatismi, nuovissimi a quell'epoca per il mondo coreografico europeo, e uno stile romanticheggiante.

Il balletto ebbe un'unica occasione di essere visto in Italia, durante la tournée dei Ballets Russes di Diaghilev a Torino (prima rappresentazione, Teatro di Torino, 28 dicembre 1926).


Fonti:
  • Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991
  •  
     

     

     

    Google
    Motore di ricerca


    cerca in Internet
    cerca nel sito


    DanceNewsLetter
    settimanale
    Inserisci la tua e-mail
    Iscrivimi
    Cancellami

    > shopping
    > lavoro
    > professionisti
    > arte e storia
    > editoria
    > salute

    La chat di InformaDanza

    chi siamo | pubblicità | contattaci | segnala un sito | servizi