Margot Fonteyn

Margot Fonteyn in “Giselle”

Margot Fonteyn, il cui vero nome all’anagrafe era Margaret Hookham, è forse la più famosa e grande ballerina del Novecento.

La sua notorietà ha travalicato i limiti temporali della sua carriera, peraltro durata oltre quarant’anni, e il suo nome è tuttora il punto di riferimento per l’intero movimento ballettistico inglese, ma non solo.

Musa di Frederick Ashton e partner di Rudolf Nureyev, Margot Fonteyn ha stabilito quello standard di qualità per il balletto inglese con cui le ballerine devono confrontarsi.

Dopo aver trascorso l’infanzia in Cina a 14 anni fece ritorno in Inghilterra e si unì al Vic-Wells Ballet. Il suo debutto (1934) fu nella parte di un fiocco di neve ne “Lo Schiaccianoci“. Fra le sue rappresentazioni nel ruolo di solista ricordiamo la Giovane Treginnis in “The Haunted Ballroom” di Valois.

Quando la prima ballerina, la celeberrima Alicia Markova, decise di lasciare la compagnia nel 1935, all’interno del balletto si manifestò una forte preoccupazione su chi dovesse sostituirla. Ma nel corso dei successivi due anni, apparve chiaro che l’unica sostituta possibile era proprio lei, Margot Fonteyn, che veniva tenuta sotto costante osservazione, ancor prima di aver interpretato uno qualsiasi dei grandi ruoli classici. Nel 1939, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Margot aveva già danzato Aurora (“La Bella Addormentata“), Giselle e Odette/Odile (“Il Lago dei Cigni“). Inoltre, e ciò è forse ancor più importante, aveva creato una mezza dozzina di ruoli per le coreografie di Ashton; nei 25 anni successivi, lei avrebbe creato la maggior parte delle sue più grandi prime interpretazioni, lui la maggior parte dei suoi più grandi balletti.

La sera della prima de “La Bella Addormentata” al Covent Garden, Margot Fonteyn, all’età di 26 anni, esordì come prima ballerina. Interpretò, fra gli altri balletti, “Symphonic Variations” e “Cenerentola” e la sua fama crebbe fino a farla diventare una étoile internazionale a partire dal 1949.

Negli anni ’50 si esibì come Karsavina ne “L’Uccello di Fuoco” di Stravinski e creo i ruoli di Ondine e Chloë.

Nel 1956, sposò Roberto de Arias, un diplomatico panamense. Intorno al 1960 iniziarono a correre voci di un suo possibile ritiro dalle scene a causa della impossibilità di conciliare la carriera di ballerina internazionale con i doveri della moglie di un ambasciatore.

Ciò nonostante, nel 1961 danzò “Giselle” con Rudolf Nureyev a Londra. Per il mondo del balletto, questo connubio fra due geni, fu una vera e propria rivelazione. Nureyev era di vent’anni più giovane e apparentemente fra i due non poteva esserci compatibilità, né fisica, né caratteriale. Tuttavia la tensione “elettrica” che si veniva a creare fra loro creava un qualcosa di ineguagliabile e di memorabile. Il balletto più famoso da loro rappresentato in coppia fu “Marguerite and Armand” di Frederick Ashton.

L’ultima esibizione di Margot Fonteyn fu all’inizio degli anni ’70. Poi si ritirò a vivere a Panama per accudire il marito, che era rimasto paralizzato a seguito di un incidente di caccia.

Margot Fonteyn morì di cancro nel 1991.

Margot Fonteyn – Cenerentola

“Cenerentola ricorda il ballo”, estratto 1957

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