Ricordando Audrey Hepburn… anche ottima ballerina

Oggi è l’anniversario dalla nascita di una delle attrici più eleganti del cinema americano, una bellezza che è diventata un’icona ancor oggi presa ad esempio per la sua innata classe, Audrey Hepburn.

La Hapburn, il cui vero nome era Audrey Kathleen Ruston è nata infatti il 4 maggio 1929 a Ixelles, un comune della regione di Bruxelles. Nel 1939 la madre, separatasi dal marito, l’inglese Joseph Anthony Ruston, si trasferì insieme ai figli nella città olandese di Arnhem, pensando di aver trovato un luogo sicuro dagli attacchi nazisti, ed è proprio in quella città che la giovane Audrey inizia a studiare danza, frequentando il Conservatorio dal 1939 al 1945. Naturalmente a noi interessa mettere in luce questo lato di lei, benché sia stata anche un’ottima attrice.

Verso il 1944, a soli 15 anni, Audrey era divenuta una ballerina a tutti gli effetti e partecipava a spettacoli organizzati in segreto per la raccolta fondi a favore del movimento di opposizione al nazismo. Ricordando quelle esibizioni, anni dopo l’attrice dichiarò: «In quegli spettacoli mi sono trovata davanti il miglior pubblico che potevo desiderare: non faceva il minimo rumore».

Luca Dotti, il figlio avuto dal secondo matrimonio, parlò spesso della passione della madre: «Attraverso la danza poteva sognare, poteva volare, poteva dimenticare. Era il modo in cui sfuggiva alla realtà». Pare infatti che la piccola Hepburn danzasse in una casa sicura con le persiane chiuse e solo una candela per illuminarla, in modo da non essere scoperta. Un pianoforte suonava a bassissimo volume mentre si esibiva, ma non potevano esserci applausi. Alla fine dello spettacolo, si raccoglievano fondi per la resistenza.

Finita la guerra, dopo un soggiorno di tre anni ad Amsterdam, dove continuò i suoi studi di danza, Audrey Hepburn si trasferì a Londra. Era il 1948. Nella capitale inglese prese lezioni da Marie Rambert, una delle allieve più devote di Émile Jaques-Dalcroze che nel 1920 aprì una propria scuola di danza a Kensington dove si formarono promettenti allievi come il giovane Frederick Ashton, nonché il famoso ballerino Vaclav Nižinskij. La Rambert spiegò alla futura attrice che, a causa della sua altezza di circa 1 metro e 67 centimetri e della malnutrizione sofferta durante il periodo bellico, le sue chance di diventare una prima ballerina erano minime. Probabilmente sbagliò a dare questo giudizio, fatto sta che forse anche in seguito a questa dichiarazione, la Hepburn decise di abbandonare la danza e tentare la carriera di attrice.

Ma l’amore per la danza si sa, non scompare mai per chi ha provato e amato questa disciplina, infatti nel suo primo ruolo significativo nel cinema nel film The Secret People (1952) di Thorold Dickinson, Audrey interpretava una talentuosa ballerina, ruolo che le permise di mettere a frutto l’esperienza accumulata con lo studio della danza. Lo stesso accadde qualche anno dopo con Cenerentola a Parigi (1957) di Stanley Donen, quando ebbe l’occasione di danzare con Fred Astaire.

Solo molti anni dopo la Rambert, intervistata dalla rivista Time, dichiarò: «Audrey era un’allieva meravigliosa. Se avesse perseverato, sarebbe diventata un’incredibile ballerina». Di questo non abbiamo alcun dubbio neanche noi.

Francesca Camponero

[Nella foto in alto, una giovane Audrey Hepburn alla sbarra]

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