La Stagione di Ballo del Teatro alla Scala comprende un grande debutto

Roberto -Bolle in Le Jeune Homme et la mort

Ritorno di grandi titoli del repertorio per la nuova Stagione Ballo della Scala, ma anche nuove creazioni e debutti. Sette sono i programmi della Stagione 2019-2020, a cui si aggiunge una nuova produzione per la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, stagione che parte subito con le tre novità.

Grande apertura infatti con un debutto per la Scala, che prosegue il filone del recupero del repertorio ottocentesco, e così dopo Le Corsaire, presentato nella coreografia di Anna-Marie Holmes la scorsa Stagione, ora è Sylvia a prendera la scena, nella recentissima versione di Manuel Legris, creata per lo Staatsballet di Vienna di cui è direttore, con scene e costumi disegnati da Luisa Spinatelli e coprodotta con il Teatro alla Scala.

Roberto Bolle in Le Jeune Homme et la mort

Novità e debutti anche per il secondo programma, che arricchisce il ciclo di balletti su musica da camera con cinque gemme di due maestri del Novecento, Hans van Manen e Roland Petit. La genialità di Hans van Manen scaturirà da uno dei suoi pezzi-simbolo, ormai un classico del XX secolo, Adagio Hammerklavier, e da due brani mai eseguiti prima dal Balletto scaligero: Sarcasmen e Kammerballett. Il genio di Roland Petit rivivrà con l’evocativo duetto maschile da uno dei suoi successi, Proust, e nel capolavoro esistenzialista Le Jeune homme et la Mort, con protagonista Roberto Bolle.

La prima assoluta è affidata a un progetto inedito, commissionato dal Teatro alla Scala e SIAE: Mauro Bigonzetti creaerà su musiche di Fabio Vacchi e su libretto di Emmanuelle de Villepin, tratto dal romanzo La ragazza che non voleva morire. Un lavoro di Danza e di Teatro, dove coesistono parola (Filippo Timi sarà la voce recitante), canto, musica e corpo, una nuova sfida per Roberto Bolle, che sarà protagonista in diverse recite.

La Dame aux Camelias (foto di Brescia e Amisano)

Ma importanti anche i grandi ritorni come quello di Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan che si ripresenta dopo quattro anni; e poi Lago dei cigni di Nureyev a distanza di sei anni dalle precedenti rappresentazioni e lo Schiaccianoci di George Balanchine con l’ allestimento creato ad hoc da Margherita Palli. Grande ritorno anche per Svetlana Zakharova e Roberto Bolle, protagonisti nello struggente capolavoro di John Neumeier La Dame aux camélias di cui furono interpreti all’apertura della Stagione 2017-2018.

Una ulteriore novità, firmata da Heinz Spoerli è Prometeo, destinata alla Scuola di Ballo e all’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala. La coreografia viene presentata in prima assoluta per i 250 anni dalla nascita di Beethoven, ed è stata creata su Die Geschöpfe des Prometheus, l’unico balletto scritto dal compositore tedesco. Il programma si aprirà sulle note di Mozart, nella Présentation che vedrà sul palcoscenico scaligero tutti gli allievi della Scuola.

Francesca Camponero

[In alto Roberto Bolle e Svetlana Zakharova ne La Dame aux Camelias]

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