La Bella Addormentata del Balletto Yacobson di San Pietroburgo a Vicenza

Nella pluralità dei linguaggi di scena presentati da Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio arriva il momento tanto atteso dal pubblico, dedicato al balletto classico: giovedì 7 marzo alle 20.45 al Teatro Comunale di Vicenza è in programma La bella addormentata il più sfarzoso dei balletti del repertorio imperiale russo, presentato in prima regionale al TCVI dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo. Il balletto in tre atti, una produzione con musica di Petr Il’ic Cajkovskij, su libretto di Ivan Vsevolozhsky, Marius Petipa e Jean-Guillaume Bart, coreografia di Jean-Guillaume Bart da Marius Petipa, scene e costumi di Ol’ga Šaišmelašvili, luci di Evgeny Ganzburg, è una recente produzione della compagnia russa realizzata in collaborazione con Jean-Guillaume Bart, coreografo francese di fama internazionale, raffinato studioso dello stile accademico ed ex-ballerino del Balletto dell’Opéra di Parigi; Bart ottenne il titolo di étoile all’Opéra proprio grazie all’interpretazione nel ruolo del Principe Désiré in questo balletto.
La bella addormentata è il balletto classico per eccellenza, un capolavoro in cui “la celebre fiaba di Perrault diventa un pretesto per l’apoteosi della danza classica”; senza questo monumento autocelebrativo della storia del balletto in Russia, non ci sarebbe stato un altro spettacolo in grado di riassumere in tre atti e un prologo tutto quanto la danse d’école aveva raggiunto in tre secoli di storia, in termini di tecnica, composizione, stile. E con questa nuova edizione de La bella addormentata si rinsaldano i legami con la Francia: il balletto, che debuttò al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel 1890, è tratto dall’omonima fiaba di Charles Perrault; per scene e costumi evoca l’epoca d’oro di Luigi XIV e lo splendore della corte di Versailles. Nel corso di oltre un secolo il balletto è stato oggetto di innumerevoli revisioni. La versione in tre atti presentata dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo intende far rivivere la spettacolare produzione del passato grazie alle scene e ai costumi di Ol’ga Šaišmelašvili. Dal canto suo Jean-Guillaume Bart ha concepito un balletto in cui l’unione di coreografia e musica mette in luce la felicità narrativa e rivela dinamiche espressive nuove, con alcune novità, quali un pre-prologo su Carabosse (interpretata da una danzatrice donna, così come nella versione di Nureyev) e il recupero di altri episodi originariamente narrati da Perrault.

Con questa produzione la compagnia russa Balletto Yacobson di San Pietroburgo dimostra come sia possibile allestire con successo, anche in versione ridotta rispetto allo sfarzo dell’epoca imperiale, uno dei capolavori più sontuosi del balletto russo, l’ultimo dei ballet de cour.  Con un organico di una cinquantina di danzatori provenienti dalle migliori accademie di balletto russo, la compagnia, oggi diretta dall’ex primo ballerino del Mariinskij Andrian Fadeev, porta in scena una versione tradizionale del balletto, con una particolare attenzione alle edizioni francesi. Gli interpreti, in scena nei ruoli principali, saranno: il Re Florestano – Sergey Davydov, La Regina – Angelina Grigoreva, la Principessa Aurora – Alla Bocharova, il Principe Désiré – Andrey Sorokinc, la Fata dei Lillà – Anna Skvortsova, la Fata Carabosse – Svetlana Golovkina,  Catalabutte – Tasman Davids, la  Principessa Florine – Sofia Matyushenskaya e l’uccellino azzurro – Kirill Vychuzhanin.
Il Balletto Yacobson di San Pietroburgo è stato fondato nel 1969 da Leonid Yacobson, con il nome di Miniature coreografiche, e fu il primo teatro coreografico disgiunto dall’opera, forgiato ad immagine e somiglianza della creatività del suo direttore-coreografo; fin dall’inizio si è dedicato alla sperimentazione e alla ricerca. Il Balletto è diventato celebre per le sue “Miniature” brevi composizioni compiute in sé, finissime per scrittura coreografica e molto espressive nei contenuti, in cui sono rappresentati caratteri e situazioni psicologiche. Tra le più note, le miniature coreografiche dedicate allo scultore Auguste Rodin, su musica di Debussy, diventate presto il marchio distintivo del coreografo e del Balletto Yacobson.
Il ritorno in Italia del Balletto Yacobson di San Pietroburgo è un’occasione per scoprire o riscoprire l’opera di Leonid Yacobson, oggi considerato un maestro della coreografia del Novecento, nonostante il suo nome non sia così noto al grande pubblico. Custode e testimone dell’opera del coreografo sovietico, finalmente protagonista di un revival in corso in Russia e già avviato in Occidente, è la compagnia che oggi porta il suo nome, pronta a diffonderne l’opera nella tournée italiana in corso in queste settimane; dopo la data di Vicenza il Balletto Yacobson sarà a Udine al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, sempre con La bella addormentata, sabato 9 marzo.

Per il balletto La bella addormentata in programma giovedì 7 marzo al TCVI restano ancora dei biglietti.

Informazioni, biglietti e abbonamenti
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I prezzi dei biglietti per il balletto La bella addormentata in programma giovedì 7 marzo costano: 36 euro il biglietto intero, 31 euro il biglietto ridotto over 65, 20 euro il ridotto under 30.
Per il Festival sono previste ancora due formule di abbonamento: Danza in Rete, 5 spettacoli con 2 spettacoli a scelta nella programmazione in Sala Grande al TCVI + 2 spettacoli a scelta al Ridotto del TCVI + Balletto di Roma al Teatro Astra di Schio, al prezzo di 69 euro l’intero e 63 euro il ridotto (under 30 e over 65) e Danza in Rete Off, 11 spettacoli tra Schio e Vicenza in varie sedi, al prezzo unico di 30 euro.
Biglietti e abbonamenti sono in vendita:
alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 (biglietteria@tcvi.it, tel. 0444.324442), aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15 e un’ora prima degli eventi; online sul sito del teatro tcvi.it, in tutte le filiali di Intesa Sanpaolo ex Banca Popolare di Vicenza e tramite la App TCVI. Inoltre alla biglietteria del Teatro Civico di Schio è possibile acquistare gli spettacoli che si svolgeranno a Schio, in Via P. Maraschin 19 (info@teatrocivicoschio.it, tel. 0445 525577), aperta dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00, il sabato dalle 10.30 alle 12.00, il giovedì dalle 16.00 alle 18.30, online su vivaticket.it solo per gli spettacoli Giulietta e Romeo del 9 marzo e Home Alone del 10 marzo.

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