Doppio appuntamento con i Carmina Burana a Vicenza

Una doppia data nella stagione di danza del Teatro Comunale Città di Vicenza, in programma sabato 26 gennaio alle 20.45 e domenica 27 gennaio alle 18.00 (unico passaggio italiano, dopo la prima dell’anno scorso a Modena) per i Carmina Burana presentati dal Ballet du Grand Théâtre de Genève, il raffinato ensemble europeo, sempre più orientato alla danza contemporanea, diretto da Phippe Cohen. La nuova creazione, che porta la firma del coreografo francese Charles Brumachon – per oltre vent’anni direttore del Centre Chorégraphique di Nantes, uno dei più importanti centri nazionali dedicati alla danza contemporanea – è un balletto  in atto unico, costruito sulla partitura dell’omonima celebre opera musicale di Carl Orff del 1937.

La doppia data del balletto è dedicata alla memoria del marchese Giuseppe Roi, intellettuale, mecenate, amico delle arti e sostenitore fin dagli inizi di Vicenza Danza. L’omaggio intende ricordare il suo profilo umano e culturale, sostenitore infaticabile di una rinascita artistica della Città, guidata da bellezza, armonia e orgoglio. Il suo ricordo, a nove anni dalla scomparsa, è vivissimo e sempre presente nell’animo e nei cuori degli organizzatori della stagione di danza del Teatro Comunale.

Gli spettacoli di danza sono preceduti dagli Incontri con la Danza, in cui giornalisti, critici, studiosi, incontrano il pubblico per dialogare sulle poetiche, gli stili, gli interpreti e quindi arricchire l’esperienza della danza con suggestioni e approfondimenti. Sabato 26 gennaio (alle 20.00) e domenica 27 gennaio (alle 17.00) al Ridotto, sarà la giornalista fiorentina Silvia Poletti a condurre l’incontro pubblico, per contestualizzare i quadri ambientati dell’originalissima creazione in danza e presentare lo stile, unico e inconfondibile, del balletto ginevrino, già noto al pubblico del Comunale per le sue riletture dei grande classici (Lo Schiaccianoci; Sogno di una Notte di Mezza Estate; Romeo e Giulietta e Cenerentola). Silvia Poletti scrive per i quotidiani “Corriere Fiorentino” (dorso toscano del “Corriere della Sera”) e per testate specializzate come “Danza&Danza”, delteatro.it, “Dance International”, “Tanz” e cura saggi e conferenze per festival e teatri italiani e internazionali, oltre ad aver scritto monografie e collaborato a libri di storia della danza ed essere docente di storia della danza in atenei italiani.

Carmina Burana è dunque un’occasione unica nel panorama nazionale, per vedere una coreografia originale e raffinata, costruita sul simbolo medievale della Ruota della Fortuna, con quadri di danza ispirati alle pitture di Michelangelo e alle opere della scultrice Camille Claudel. Nel balletto, i corpi dei 22 danzatori fasciati nei costumi di On aura tout vu di Livia Stoianova e Yassen Samouilovf (nota griffe dello show business che veste tra gli altri star come Lady Gaga), si muovono con sensualità, componendo figure acrobatiche con salti, pirouettes, gesti arditi, e corse sfrenate, variazioni infinite che mettono a dura prova anche la loro ineccepibile preparazione atletica: un universo di corpi danzanti al “servizio” di una narrazione poetica resa unica e senza tempo dalla maestosità della musica. Un affresco simbolico ed espressivo, dove è la danza a dare colore al messaggio umanistico dell’autore che riesce a rendere contemporanea e ricca di spunti un’opera di molti secoli fa.

Tratta da un codice medievale proveniente dal convento bavarese di Benediktbeuern, da cui “burana”, la partitura di Orff è una riuscita trasposizione in musica di alcuni componimenti poetici goliardici attribuiti ad anonimi clerici vagantes, i poeti che nel Medioevo vagavano tra le Università, le città e le corti. I “Carmina Burana”  trasposti in danza da Brumachon, presentano cinque scene principali che mantengono la stessa denominazione attribuita da Orff alle varie parti della sua opera, un rinvio continuo al ciclico alternarsi di situazioni e accadimenti, al moto incessante, minaccioso e ineluttabile della ruota del destino.

Nelle mani dell’immaginifico coreografo francese, il balletto diventa “un grande affresco visionario del ciclo umano e cosmico, della natura e dell’amore, di quel Theatrum mundi descritto nella cantata medievale a cui si ispirò Carl Orff per la sua omonima composizione, tra le più popolari del Novecento”.

Per il balletto Carmina Burana in programma al Teatro Comunale Città di Vicenza sabato 26 e domenica 27 gennaio, i biglietti sono praticamente esauriti, ne restano pochissimi.

Ballet du Grand Théâtre de Genève

Nato nel 1960, il corpo di Ballo del Gran Teatro di Ginevra è una delle realtà più attive nel campo della danza del XX secolo, una compagnia conosciuta dal pubblico italiano per le sue riletture in chiave contemporanea dei grandi classici dell’Ottocento e del primo Novecento. Dal 2003 sotto la guida di Philippe Cohen, è composto da 22 ballerini di formazione classica; persegue un percorso artistico volto alla commissione e alla creazione di nuovi lavori, un confronto continuo con la tradizione e con i fondamenti del repertorio. In ogni stagione tuttavia, la compagnia propone nuove creazioni; a queste attività si aggiungono tournée internazionali, progetti per le scuole e laboratori di coreografia.

In scena a Vicenza ci saranno come danzatrici: Yumi Aizawa, Céline Allain, Ornella Capece, Angèle Cartier, Diana Duarte, Léa Mercurol, Tiffany Pacheco, Mohana Rapin, Sara Shigenari, Lysandra van Heesewijk, Madeline Wong.

Come danzatori: Valentino Bertolini, Adelson Carlos, Zachary Clark, Andrei Cozlac, Armando Gonzalez Besa, Xavier Juyon, Juan Perez Cardona, Simone Repele, Sasha Riva, Geoffrey Van Dyck, Nahuel Vega.

I biglietti per gli spettacoli di danza si possono acquistare alla Biglietteria del Teatro Comunale, viale Mazzini 39, (biglietteria@tcvi.it  tel. 0444.324442) aperta dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 18.15, sul sito del teatro www.tcvi.it, agli sportelli di Intesa Sanpaolo ex Banca Popolare di Vicenza e un’ora prima degli spettacoli. I prezzi sono: 36 euro il biglietto intero, 31 euro il ridotto over 65 e 20 euro il ridotto under 30 .

[Tutte le foto di questo post sono di GTG/Gregory Batardon, libere da diritti, menzione obbligatoria]

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