Nasce il nuovo Teatro di Genova con l’obiettivo volto a Teatro Nazionale

Nella città che registra il numero maggiore di teatri in Italia, nasce  un nuovo soggetto denominato Teatro di Genova, che non è una nuova realtà, bensì la fusione fra il Teatro Stabile di Genova e il Teatro dell’Archivolto. Tutto questo perchè? È molto semplice: per ottenere il massimo riconoscimento ministeriale, affinché la Liguria possa fregiarsi di un Teatro Nazionale.

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Giorgio Gallione, Angelo Pastore, Pina Rando e Marco Sciaccaluga (foto Leoni)

“Il Teatro di Genova sarà un unico grande teatro, con un unico cartellone e un’unica anima che ci fa diventare un’unica grande struttura”  ha detto Pina Rando, Direttrice dell’Archivolto, in conferenza stampa.

Del resto i due teatri genovesi, ciascuno con la propria identità e vocazione produttiva ben delineata, hanno sempre dialogato e collaborato, complice anche il fatto che molti degli artisti che hanno contribuito a fondare il Teatro dell’Archivolto si sono formati nella Scuola del Teatro Stabile,  a partire da Giorgio Gallione, che insieme a Pina Rando, ne è stato l’anima sin dal primo momento.

“Uniamo le forze per dare di più – ha aggiunto Angelo Pastore, Direttore dello Stabile di Genova- perchè per uscire dalla crisi bisogna rilanciare e non arrendersi al ridimensionamento. Abbiamo avuto due anni di contatti e di confronti per arrivare oggi a creare un unico soggetto”.

È proprio partendo da questi punti di contatto, da questa lingua comune, da personalità differenti ma potenzialmente complementari che i due teatri, incoraggiati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e supportati dal Comune di Genova e dalla Regione Liguria, hanno iniziato nel dicembre del 2015 a ragionare sulla possibilità di diventareun corpo unico, ipotesi che finalmente diventa una realtà concreta.

“Questa non è una operazione di salvataggio ma di valorizzazione di un pezzo importante della storia culturale di questa città. – ha detto l’Assessore alla Cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo – La Regione si è impegnata nel promuovere un processo tecnico e giuridico che arrivasse alla creazione di un soggetto economico stabile anche nell’ aspettativa di un riconoscimento del nuovo Teatro di Genova come teatro nazionale e dopo due anni di incontri, verifiche, studi di fattibilità e dialogo con il Ministero possiamo essere orgogliosi di aver concluso un percorso di rilancio per il nostro teatro anche grazie al contributo prezioso e fondamentale della Compagnia di San Paolo, che ha creduto esattamente in questo progetto di crescita e sviluppo”.

Adesso quindi con le sue quattro sale il Teatro di Genova diventa un polo culturale di primissima fascia in campo nazionale, in grado di confrontarsi con le grandi realtà europee e non solo. Forte di queste premesse, il nuovo Teatro ha presentato  domanda al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per essere riconosciuto Teatro Nazionale. Vedremo se questa volta ce la farà.

Francesca Camponero

[In alto: Roberto Timossi (San Paolo), Angelo Pastore, Pina Rando, Giorgio Gallione, Gian Enzo Ducci, Ilaria Cavo, Marco Sciaccaluga e Paola Verre (Iren) (foto Leoni)]

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