Mikhail Baryshnikov a Roma per il suo Don Chichotte

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Carlo Fuortes e Mikhail Baryshnikov (foto di Yasuko Kageyama)

Il 15 novembre il Teatro Costanzi di Roma ha avuto un ospite d’eccezione, Mikhail Baryshnikov, presente alla prima del balletto che per la prima volta, ha aperto la stagione danza con quel “Don Chisciotte” riletto coreograficamente dal grande danzatore russo per l’America Ballet Theatre e di cui fu per anni indiscusso interprete .

Il nuovo allestimento del teatro dell’opera di Roma èstato supervisionato dallo stesso Baryshnikov, e si è avvalso delle scene e dei costumi di Vladimir Radunsky, tra i più noti autori e illustratori di libri per ragazzi, e di A.J. Weissard, acclamato lighting designer e scenografo teatrale. La coreografia è stata rimontata da Laurent Hilaire, ex étoile dell’Opera de Paris e oggi alla guida della compagnia di balletto dello Stanislavsky and Nemirovich-Danchenko di Mosca.

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Baryshnikov in prova all’Opera di Roma

“È la prima volta che mi misuro con l’arte della coreografia in qualità di coreografo – ha detto Hilaire – e per me è stato un onore farlo su proposta di Mikhail Baryshnikov. Ho affrontato un balletto classico narrativo con i suoi codici, e il mio compito è stato quello di renderli accessibili, restando nella tradizione e nella storia e allo stesso tempo comprendendo la realtà del presente. Di Baryshnikov, insieme all’azione teatrale, ho mantenuto la struttura. Ho aggiunto poi delle danze, tra cui il Fandango e la Danza delle Gitane. Ciò che mi interessava era soprattutto mantenere in vita l’esprit di Baryshnikov, tanto nell’opera in generale, quanto in alcune variazioni, come quella famosissima che egli creò per se stesso. Baryshnikov si è fidato di me, lasciandomi completa libertà, ed è esattamente con spirito libero che io mi avvicino con rispetto a questa tradizione”.

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Don Chichotte
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Angelo Greco e Rebecca Bianchi nel Don Chichotte di Hilaire

In accordo con Baryshnikov si è voluto immaginare questa nuova produzione quasi come una favola, una storia che conserva il divertimento e l’ingenua sincerità dei racconti per bambini, dove le sottili sfumature della danza classica si fondono con un’interpretazione del tutto nuova delle scene e dei costumi. La scena appare come un gigantesco giocattolo, un enorme libro pop-up, o uno di quei teatrini di carta, a grandezza naturale, animato al suo interno dalla presenza di ballerini in carne e ossa, vestiti con abiti grotteschi dall’accattivante sapore fumettistico, arrivando al risultato di un’ installazione originalissima e dal forte impatto visivo.

Alla serata della prima nei ruoli principali del Don Chisciotte, erano le guest internazionali Iana Salenko, principal dancer dello Staatsballett di Berlino e Isaac Hernandez, lead principal dell’English National Ballet, che si esibiranno anche stasera, 17 novembre. Nelle repliche in scena l’étoile Rebecca Bianchi, accanto a Susanna Salvi, Alessio Rezza, Angelo Greco, principal dancer del San Francisco Ballet accanto ai primi ballerini e ai danzatori della compagnia diretta da Eleonora Abbagnato.

Francesca Camponero

[Nella foto in alto Mikhail Baryshnikov]

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