Buona Scuola? Quella dove si insegnano la danza e la musica

Abbiamo da poco tagliato il nastro del primo mese di scuola che già si fanno programmi a lungo termine, soprattutto dove la danza e la musica la fanno da padrona. Ed ancor di più quando le due arti gemelle vanno a braccetto con l’arte sui generis, quella della pittura, della scultura, della moda, della ceramica  e dei metalli in bella compagnia dell’architettura, della grafica e di tutto quanto riempie laboratori, sale ed aule del Liceo Artistico Musicale e Coreutico “Boccioni-Palizzi” di Napoli.

rinascimento-ph-giuseppe-espositoScriviamo di un istituto d’istruzione superiore perché è uno dei rarissimi casi in cui la scuola pubblica è davvero un vessillo della Buona Scuola. Anche se non ha nulla a che vedere con la riforma griffata da Matteo Renzi! In primis per la data del primissimo giorno di scuola di una delle due anime del liceo partenopeo, quel “Palizzi” sorto qualche gradino più in su della celebre Piazza del Plebiscito nel 1881. E poi perché la gestione dell’attuale dirigente scolastico Giuseppe Lattanzi si è avviata ormai da sei anni per cui, a conti fatti, la crescita esponenziale del liceo è frutto del meticoloso e lungimirante lavoro del preside, musicista e direttore d’orchestra che abbiamo incontrato nel suo ufficio al primo piano di Piazza Demetrio Salazar.

Noi avevamo programmato a lungo termine il destino della nostra scuola – precisa il preside – prima che poi le riforme piovessero dall’alto. Purtroppo spesso non operano sempre nel verso giusto e noi dobbiamo giocoforza rimboccarci le maniche. Ma per fortuna questo è il lavoro che abbiamo scelto perché è il lavoro che ci piace e, ogni volta, riusciamo a risolvere le problematiche che inevitabilmente sorgono. Fino a reinventarci sui contenuti e nella forma, intercettando le nuovissime istanze dei giovani alunni napoletani e della provincia. Allargando il nostro ventaglio della Proposta triennale dell’Offerta Formativa con l’istituzione dei due indirizzi musicale e coreutico solo tre anni fa. Ed oggi, con soddisfazione, ammetto che abbiamo visto giusto con risultati sempre più sorprendenti che ci incoraggiano a proseguire sul solco tracciato.

Il preside è una figura d’artista longilinea con un fare rassicurante ed appassionato ma con uno sguardo che sa tanto di interrogativo. Fino a sciogliersi quando si snocciolano i nomi dei compositori in passato avversi alla danza, gli aneddoti su Gaetano Donizetti e su Johann Sebastian Bach.

Già professore di Lingua e Letteratura inglese, il dirigente scolastico Giuseppe Lattanzi è per noi soprattutto musicista e direttore d’orchestra, qualche anno fa anche delle Ville Vesuviane. Un pedigree che è diventato inevitabilmente il valore aggiunto per i docenti e gli allievi del suo liceo, un laboratorio permanente di artisti sui generis impegnati nella valorizzazione dell’istruzione e della formazione artistica, coreutica e musicale del “Boccioni-Palizzi”. E dallo spettacolo scorso “Rinascimento” a quello prossimo il passo è davvero breve, soprattutto perché non ci si sottrae mai all’indirizzo assolutamente culturale impresso ai millecento giovani talenti di Napoli e provincia.

rinascimento-photo-giuseppe-espositoDicevamo della chiacchierata con il preside. Accoglie i suoi ospiti con un sorriso che si fa sornione quando sfoglia le sue carte, gli spartiti del prossimo spettacolo in scena dal 16 al 23 dicembre. Ha già spillette di quadernoni piene di note con le quali vorrà ancora stupire il suo pubblico, ovvero famiglie, artisti, colleghi ed un sempre crescente numero di addetti ai lavori incuriositi dai giustificati rumors attorno al Liceo “Boccioni-Palizzi”. Del resto il suo liceo è tra i dieci musicali della provincia di Napoli e già si è ritagliato notorietà e credibilità indiscutibili, al pari degli altri due indirizzi artistico e coreutico altrettanto utili al conseguimento degli incredibili risultati sin qui maturati. Ed in vista di quelli prossimi di cui ci ha parlato la coordinatrice del gemellaggio internazionale con il Liceo Musicale “Charles Baudelaire” Clorinda Irace, invitata telefonicamente dal preside ad intervenire nella nostra chiacchierata.

L’ora è volata via con frequenti sussulti legati ad idee, proposte, ricordi ed informazioni utili alla crescita più veloce ed omogenea possibile della sua scuola. Proprio come il prossimo spettacolo centrato sulla musica classica napoletana di cui la professoressa Irace ci ha ricordato che

ben trentuno studenti francesi, accompagnati da quattro docenti, saranno a Napoli nel dicembre prossimo per continuare le attività di studio sulla canzone napoletana. Nel gennaio 2018, invece, altrettanti studenti napoletani, accompagnati dal Dirigente Scolastico e da tre docenti,  si recheranno fin sull’Alta Savoia al Liceo musicale “Charles Baudelaire” per incrementare lo scambio culturale ed approfondire tematiche musicali comuni. Naturalmente gli allievi saranno selezionati in base al merito nelle discipline di indirizzo, al voto di condotta ed al profitto generale.

Non ci resta che rivederli tutti in scena dal 16 al 23 dicembre nello storico cortile del Liceo “Palizzi”, ennesimo palcoscenico a cielo aperto di una Napoli sempre più padrona del suo passato.

Massimiliano Craus

[Tutte le foto di questo post, dallo spettacolo Rinascimento, sono di Giuseppe Esposito]

PS della Redazione di InformaDanza: i lettori avranno certamente notato che sulle immagini dello spettacolo Rinascimento appare la locuzione Post fata resurgo (traduzione, “dopo la morte mi rialzo”). È il motto della Fenice, simbolo di riscatto adottato, fra gli altri, anche dalla fortissima nuotatrice italiana Federica Pellegrini. Nel nostro caso, la locuzione latina è stata scelta per sintetizzare e illustrare la volontà di riscatto della scuola e della città di Napoli. Ci uniamo quindi a questo auspicio e saremo lieti di pubblicare tutte le informazioni che riceveremo dal Liceo “Palizzi”.

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