George Sand. Uomo e libertà al Teatro Massimo di Benevento

La letteratura dell’Ottocento ha creato un personaggio vissuto non nelle tante celebri pagine scritte in quegli anni ma nella vita stessa di un grande letterato di quel tempo: George Sand, per l’appunto. Pseudonimo maschile della scrittrice e drammaturga Amantine Aurore Lucile Dupin, nata nel 1804 a Parigi e morta settantaduenne a Nohant-Vic centoquarant’anni fa,

George Sand ha saputo ritagliarsi uno spazio vitale assai contraddittorio nella storia della cultura francese e del mondo. Ed un personaggio così se l’è immaginato protagonista di una coreografia Diana Ferrara, già étoile del Teatro dell’Opera di Roma ed oggi direttrice artistica dell’Astra Roma Ballet, protagonista il 20 novembre nell’apertura della prima edizione della stagione di danza della città di Benevento voluta fortemente da Carmen Castiello. Il balletto “George Sand. Uomo e libertà” è stato coreografato da Sabrina Massignani sugli spartiti di Ludwig Beethoven, Fryderyk Chopin e Robert Schumann con la prima rappresentazione già interpretata in passato dall’etoile Sabrina Brazzo in coppia con il collega scaligero Andrea Volpintesta, apripista del successivo e definitivo cast dell’ensemble composto da Odette Marucci ed Aldo Sancricca. A descrizione dell’evento ci ha pensato la stessa direzione artistica con una presentazione del personaggio George Sand trasposto coreuticamente al Teatro Massimo di Benevento.

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Aldo Sancricca

Quest’artista spregiudicata scelse un nome maschile, fumava il sigaro e vestiva da uomo per la libertà dello spirito e per un maggior riconoscimento sociale. Un travestimento che rappresenta la sfrontatezza e la sfida di una donna insoddisfatta, tangibile nei suoi romanzi e trascritta in coreografia attraverso la leggerezza, la forza, il coraggio e la determinazione con momenti intensi e rappresentativi dei suoi più importanti e significativi amori: l’appassionata e tempestosa relazione con il poeta Alfred de Musset e la scandalosa ed angusta storia con il grande compositore Chopin, allora ventiseienne, che si definiva un uomo d’ordine mentre George Sand, di sei anni più grande, era una donna indipendente, separata dal marito, con un passato di numerose relazioni e tendenze rivoluzionarie. I due protagonisti si innamorarono perdutamente e vissero una storia d’amore travagliata in cui arte, letteratura e vita si fusero in un sodalizio unico e tormentato.

Una storia che diventa libretto di una coreografia già in giro in lungo ed in largo per l’Italia e che il Balletto di Benevento di Carmen Castiello ha voluto fortemente in città ad aprire la stagione di danza sannita, così come ci ha spiegato la direttrice artistica: “sono orgogliosa di aver portato qui l’Astra Roma Ballet, una compagnia di cui condivido pienamente i valori artistici e culturali e che vorrei infondere anche nel mio Balletto di Benevento. Questa stagione vuole essere una nuova opportunità per la città, per gli appassionati di danza e per tutti quelli amano l’arte. Credo sia davvero significativo per una città come Benevento dotarsi di una compagnia come la nostra, che peraltro porta orgogliosamente il suo stesso nome per promuoverne le mille sfaccettature in ogni dove.

E così dalle rappresentazioni del settembre scorso con il “Romeo e Giulietta” all’anfiteatro romano al “George Sand. Uomo e libertà” di domenica 20 novembre, Carmen Castiello ha scritto una nuova pagina della storia della danza a Benevento, una città che viveva di teatri e che oggi prova a riconquistare le attenzioni della propria gente e dei propri giovani artisti. Tutto in vista dei prossimi appuntamenti in cartellone, come ci spiega la stessa direttrice artistica Carmen Castiello: “riprendiamo il nostro discorso coreutico con “Terra mia” il prossimo 4 gennaio, in collaborazione con l’Orchestra “I Filarmonici” di Benevento, in onore del compianto cantautore Pino Daniele e le mie coreografie per poi sperimentare le contaminazioni con l’arte in “Dance Out. Dialogo tra il corpo e l’arte”, in scena il 25 marzo 2017, fino alla chiusura della rassegna in occasione della Giornata Mondiale della Danza del 29 aprile con “Swan Lake”, nuova produzione a metà tra classico e contemporaneo della compagnia Jas Art Ballet dell’etoile scaligera Sabrina Brazzo e del co-direttore dell’ensemble Andrea Volpintesta, con le coreografie di Giorgio Azzone e le immancabili musiche di Piotr Ilich Ciaikovskij.

Una stagione pensata a tavolino nella sannita Via Piermarini, un indirizzo che porta inevitabilmente i nostri pensieri al Teatro Alla Scala ed ai suoi interpreti Sabrina Brazzo ed Andrea Volpintesta, testimoni di una nuova stagione di danza griffata da Carmen Castiello.

Massimiliano Craus

[Foto in alto: Odette Marucci]

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