Affari di Famiglia, Emilia Martinelli entra nella casa di sei donne

affari-di-famiglia

Di: Emilia Martinelli, Tiziana Scrocca
Regia e coreografia: Emilia Martinelli
Musiche originali: Federica Principi
Con: Giacomo Curti, Emilia Martinelli, Tiziana Scrocca, Marco Ubaldi

AFFARI DI FAMIGLIA entra nelle case di sei donne.
Tania è appena diventata mamma.
Giovanna di figli non ne vuole.
Anna è madre di un figlio disabile. 
Francesca si rifugia in un figlio immaginario.
Alina fa la badante e ha lasciato i figli in Romania.
Elsa è incinta.

Queste donne si sentono inadeguate, fragili, vulnerabili, pur avendo fatto scelte difficili, anche se capaci di tirar fuori una forza inaspettata, quando serve. In quest’ambivalenza, in questi loro tentennamenti, si sviluppa l’intero spettacolo attraverso le parole, le immagini e le coreografie che ci svelano l’intimità delle loro vite in bilico.

Sei istantanee che conducono lo spettatore dentro le mura domestiche – crude, delicate, non prive di ironia, a volte assurde e sconvolgenti – condivise appena nella stretta cerchia di parenti e amici, celate al mondo fuori, al vicino di casa.
Con tutta la fragilità che avvolge la loro vita, i personaggi urlano, nel silenzio circostante, che la loro storia non è soltanto un affare di famiglia.

AFFARI DI FAMIGLIA nasce nel 2011 come corto teatrale di Emilia Martinelli sulla relazione madre-figlio in cerca di equilibrio: un legame che si allenta e si stringe, che non si può sciogliere, ma che vuole trovare un modo per esistere – e per resistere ai pregiudizi. Finalista per miglior testo e miglior attrice ai premi Ecce Dominae e Theatraghon 2014 e al Premio Nazionale alla Drammaturgia Oltreparola 2014. Una madre e suo figlio, disabile.

Da questo concetto è nata l’esigenza di spalancare altre porte, altri legami, mettendo insieme più storie, scritte stavolta a quattro mani da Emilia Martinelli e Tiziana Scrocca.

Lo spettacolo Affari di Famiglia  è stato presentato in Prima Nazionale per Fuori Posto. Festival di Teatri al limite a Dicembre 2014 al Daf/Lanificio159 all’Interno della Stagioen Roma d’Inverno.

Il 6 Novembre 2016 ha ricevuto il Premio del pubblico, premio Confine Corpo, premio Organizzazione (musica) alla XIV ed. del Festival Voci dell’Anima 2016.

“Quando ho deciso di mettere in scena Affari di famiglia, avevo tra le mani un elastico, giocavo con mia figlia a quel gioco in cui si salta “la molla”.
Lei volava con quei salti, io rimanevo a terra e ogni tanto la riportavo giù, un po’ per gioco un po’ per stringerla a me. In quell’istante ho capito che quell’elastico esisteva anche quando non giocavamo, era il modo di vederla andare via, ma anche di riportarla a casa.
E’ stato quello il momento in cui lo spettacolo ha preso vita nella mia testa ed è diventato un lavoro sulle relazioni, madre-non madre, madre-figlio, donna-società, e poi sulle quelle realzioni tra noi e il pubblico, la musica e i corpi.
Relazioni che ci hanno portato ad indagare sui limiti umani, sul loro attraversamento, sul loro superamento fino ad arrivare ad un confine che abbiamo, con questo lavoro, capovolto.”

Racconta Emilia Martinelli, regista
e coreografa dello spettacolo

25 Novembre 2016, ore 21:00
Teatro Centrale Preneste
Via Alberto da Giussano 58, Roma

Ingresso:
intero 12€ – ridotto 10€

SI CONSIGLIA LA PRENOTAZIONE

Per info e prenotazioni:
info@fuoricontesto.it
3291554787
www.fuoricontesto.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito alle agenzie pubblicitarie, agli istituti che eseguono analisi dei dati web e ai social media nostri partner. Maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi