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CONCERTO BAROCCO
Balletto concertante in tre movimenti
CoreografiaGeorge Balanchine
MusicaJohann Sebastian Bach (Concerto per due violini e orchestra in re minore)
Prima rappresentazioneNew York, Hunter College Playhouse, American Ballet Caravan, 29 maggio 1949
InterpretiMarie Jeanne, Mary Jane Shea, William Dollar
Scena e costumi Eugène Berman

Balletto senza argomento, concertnte, astratto, danza pura e della più eccelsa. In seguito fu rappresentato anche in costumi di prova con una evidente rinuncia a qualsiasi riferimento ambientale o descrittivo.

Il New York City Ballet lo mise in scena l'11 ottobre 1948 con l'allestimento originale di Berman e, a partire dal 1951, per l'appunto, in costumi di prova. Il balletto fu portato in scena in numerosissime occasioni, sia dallo stesso Balnchine che da un riproduttore scelto fra quelli che avevano danzato o ballato e studiato la coreografia, a parire dal 1943 e poi, nel 1945, col Ballet Russe di Monte-Carlo. Nel 1953 a San Francisco, nel 1955 per il Balletto Reale Danese, nel 1956 in Olanda, nel 1960 ad Amburgo, nel 1961 a Washington, per la Scala (1 febbraio 1961, interpreti: Vera Colombo, poi Carla Fracci; Elettra Morini, poi Liliana Cosi; Mario Pistoni, poi Roberto Fascilla), e per il National Ballet of Canada. Nel 1963 a Parigi, nel 1964 a Boston, nel 1965 a San Diego, nel 1970 a Ginevra. Nel 1971 il Dance Harlem Theater lo presentò al Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nel 1976 lo riprodussero Les Grands Ballets Canadiens e nel 1977 il Royal Ballet Touring. Nel 1991, fra gennaio e febbraio, è stato ripreso dalla compagnia Maggio Danza. Fu anche in innumerevoli altri teatri per un numero considerevole di compagnie che lo tengono gelosamente nel loro repertorio. Il numero delle repliche è incalcolabile.

Alberto Testa, nel commentare il balletto così si espresse:

"Ogni coreografia di Balanchine è armoniosamente realizzata in accordo con la musica. La sua grande sensibilità musicale lo spinge a sfruttare e a penetrare il sostegno strumentale. Questa utilizzazione della musica decreta lo stile coreografico di Balanchine il quale realizza la composizione coreografica attraverso una grande purezza lineare di forme. La composizione coreografica corre parallela sul filo di quella musicale, vale a dire ne penetra scientificamente tutta la costruzione interna, non limitandosi all'esteriorità ritmica e melodica. Nel Concerto barocco la danza emana direttamente dalla partitura e le parti solistiche sono rigorosamente ed elegantemente organizzate sul contrappunto dei due strumenti concertanti: il sentimento di distensione e di serenità che deriva da questa intima corrispondenza appartiene al mondo della poesia e della bellezza assolute".

Fonti:
  • Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991
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