La Esmeralda

Balletto in tre atti e cinque scene
Libretto e Coreografia Jules Perrot
Musica Cesare Pugni
Prima rappresentazione Londra, Her Majesty’s Theatre, 9 marzo 1844
Interpreti Carlotta Grisi (Esmeralda), Jules Perrot (Pierre Gringoire), Antoine Louis Coulon (Quasimodo), Arthur Saint-Léon (Phoebus), Louis François Gosselin (Claude Frollo), Adelaide Frassi (Fior di giglio), M.me Copère (Aloisa)
Scenografia William Grieve
Costumi M.me Copère
Macchine teatrali D. Sloman

Il balletto è basato sul romanzo di Victor Hugo “Notre Dame de Paris” (1831), con inevitabili modifiche. Narra del gobbo e deforme Quasimodo e del suo amore per la bella gitana Esmeralda, perseguitata dal demoniaco arcidiacono Frollo. Altri personaggi del dramma, dalle luci macabre e oscure (l’incombente Medioevo) sono il capitano Phoebus e il poeta Gringoire, tutti e due presenti nell’azione coreografica di Perrot. Esmeralda è la vittima di un barbaro intrigo al quale Quasimodo tenta di sottrarla con il rapimento e, nella primitiva versione, il balletto prevedeva un lieto fine. Raggiunse immensa popolarità ovunque fu rappresentato, particolarmente in Russia, dove Fanny Cerrito raccolse autentici trionfi.

La Esmeralda subì vari rimaneggiamenti e adattamenti. Nell’edizione presentata al Teatro Vittorio Emanuele di Torino nell’autunno 1863, la coreografia era firmata da Perrot, ma nella riproduzione di Giovanni Piccoli (interpreti la famosa, a quel tempo, Guglielmina Salvioni, Ferdinando Pulini, Angelo Cuccoli e Giovanni Piccoli nel ruolo di Quasimodo), mentre al Teatro Regio, sempre di Torino, il balletto di diede nella stagione 1853-54 con protagonista Carolina Rosati. Alla Scala di Milano, in prima italiana, fu rappresentato il 26 dicembre 1844, a pochi mesi dalla prima assoluta londinese. Protagonista era Fanny Elssler con il non meno noto Effisio Catte nei panni di Quasimodo.

Marius Petipa diede a Pietroburgo una sua versione con musica aggiuntiva di Riccardo Drigo e un passo a due intitolato Diana e Atteone (1886) che viene ancora mantenuto al giorno d’oggi, ma nella differente coreografia di Agrippina Vaganova. Un’edizione del tutto nuova fu allestita da Vladimir Bourmeister al Teatro Stanislavsky-Nemirovich-Dancesko di Mosca il 14 ottobre 1950, con finale tragico. Un’aulteriore versione, che è stata replicata per lungo tempo, restando nel repertorio del London Festival Ballet, recava la firma del coreografo Nicholas Beriozoff, l’arrangiamento musicale di Geoffrey Corbett ed è andata in scena a partire dal 15 luglio 1954 al Festival Hall di Londra, con le scene di Nicola Benois e l’interpretazione di Nathalie Krassovska, John Gilpin, Anton Dolin. In quello stesso anno il lavoro è stato presentato anche a Torino (Teatro Alfieri).

Sempre ispirato al romanzo di Victor Hugo è il balletto Notre Dame de Paris di Roland Petit.

Un altro balletto intitolato Esmeralda, apparso alla Scala l’1 aprile 1839 nella coreografia di Antonio Monticini con interprete Fanny Cerrito, venne replicato ventuno volte. Questo balletto presentava molte modifiche nel soggetto, tanto che persino i nomi dei protagonisti erano diversi. Per questa ragione non ha nulla a che vedere con l’edizione di Perrot-Pugni.

La Esmeralda – Teatro Stanislavsky

Esmeralda – Natalia Ledovskaja
Phoebus – Dmitry Zababurin
Fleur de Lys – Anastasia Pershenkova
Claude Frollo – Sergei Orekhov


A cura di Alberto Soave


Fonti:

  • Alberto Testa, I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Gremese Editore, Roma 1991

 

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