Storia della danza, danza classica e contemporanea, biografie e testi accademici

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Storia della danza, danza classica e contemporanea, biografie e testi accademici

AutoreTitoloDescrizione
Curt SachsStoria della danza
La danza è la madre delle arti. Così la descrive Curt Sachs: madre delle arti, eruzione di forze represse, estasi del corpo che fa l'uomo partecipe dell'aldilà, del mondo dello spirito e di dio. Non sorprende che Siva crei il mondo danzando, che dalla danza rituale i cinesi facciano nascere i pianeti e l'armonia dell'universo, che persino la teologia ebraico-cristiana altrimenti ostile a questa forma d'espressione del sé - rappresenti la visione dei giusti in una danza sacra intorno al trono sfolgorante di dio. Pubblicata a Berlino nel 1933, alla vigilia della promulgazione delle leggi razziali che valsero l'esilio al suo autore, "Storia della danza" rimane ancora oggi un'opera insuperata dal punto di vista della trattazione teorica e della formulazione normativa. Curt Sachs si muove con sicurezza dalle danze convulse - intese come identificazione con l'animalità e graduale distacco da questa a quelle folkloriche, dall'Africa all'Australia, dall'antichità greco-romana al ventesimo secolo, in cui la danza si spoglia degli elementi mitici e cultuali per divenire spettacolo e divertimento. Con chiarezza ed esaustività, Sachs descrive procedimenti coreutici, gesti, passi, ritualizzazioni, occasioni e funzioni di quest'arte, attento a cogliere di ogni snodo le più sottili trasformazioni stilistiche e le metamorfosi sociali che lo accompagnano. Prefazione di Diego Carpitella.
Alessandro PontremoliLa danza: Storia, teoria, estetica nel Novecento
Nel corso del Novecento la danza è stata sottoposta ad attenta e minuziosa indagine e a un radicale ripensamento. Se si esamina il progredire nel corso del secolo delle idee sull'uomo e sulle sue possibilità di comunicazione e di espressione attraverso il movimento, emergono le caratteristiche e le peculiarità della danza come esperienza sociale e di partecipazione rituale collettiva, come evento artistico e realtà spettacolare. Il volume ripercorre la storia della danza moderna e contemporanea dal punto di vista sociale e fenomenologico, dai grandi precursori all'avanguardia degli ultimi anni, e ne mette in luce la dialettica costante e produttiva con le prassi teatrali, le tecniche e le pedagogie del movimento.
Alessandro PontremoliElementi di teatro educativo, sociale e di comunità

Alessandro PontremoliTeoria e tecniche del teatro educativo
Alessandro PontremoliLa danza nelle corti di antico regime. Modelli culturali e processi di ricezione fra natura e arte
Nel corso del Novecento la danza è stata sottoposta ad attenta e minuziosa indagine e a un radicale ripensamento. Se si esamina il progredire nel corso del secolo delle idee sull'uomo e sulle sue possibilità di comunicazione e di espressione attraverso il movimento, emergono le caratteristiche e le peculiarità della danza come esperienza sociale e di partecipazione rituale collettiva, come evento artistico e realtà spettacolare. Il volume ripercorre la storia della danza moderna e contemporanea dal punto di vista sociale e fenomenologico, dai grandi precursori all'avanguardia degli ultimi anni, e ne mette in luce la dialettica costante e produttiva con le prassi teatrali, le tecniche e le pedagogie del movimento.
Alessandro PontremoliStoria della danza. Dal Medioevo ai giorni nostri
Alessandro PontremoliStoria della danza in Occidente: 3
Il testo attraversa i rivolgimenti epocali della danza nel corso del Novecento, quando le sue forme furono sottoposte ad un analitico e radicale ripensamento. Fra modernismo e contemporaneità, in dialettica continua con tragedie epocali, ideologie totalitarie e rivoluzioni positive del progresso scientifico e tecnologico, la danza e il nuovo balletto vengono analizzati nel loro stretto rapporto col trasformarsi, nel corso del secolo e agli albori del Nuovo Millennio, delle idee sull'uomo e sulle sue possibilità di comunicazione. Il testo ripercorre la storia della danza moderna e contemporanea dai grandi pionieri fino alle punte dell'avanguardia dei giorni nostri con un'attenzione ai capolavori del Novecento, analizzati in schede specifiche, e con riferimenti alle personalità coreografiche più significative del tempo. Completa il quadro un cenno alle problematiche della notazione della danza e al rapporto dell'arte del movimento con le nuove tecnologie della comunicazione mediale. Il volume, infine, è corredato da una sezione di contenuti digitali integrativi.
Alessandro PontremoliAnna Sagna
Anna Sagna nasce a Torino il 17 gennaio del 1928 . Quelli della sua infanzia sono gli anni del gobettismo, del mecenatismo gualiniano, della pittura anti-provincialista dei Sei che si oppone al bello stile perpetuato dall'insegnamento dell'Accademia Albertina. Il teatro, la musica, ma soprattutto la danza hanno a Torino, in questo periodo, un respiro europeo. Ed è in questo ambiente che studia e si forma Anna Sagna che nel 1936 si iscrive alla scuola di Bella Hutter a Villa Gualino. Da allora fino al 1999 la sua vita sarà interamente dedicata alla danza. Il saggio, costruito soprattutto a partire dalla viva voce di Anna Sagna, dei suoi allievi e degli amici più intimi, traccia un ritratto vivo dell'artista torinese.
Alessandro PontremoliLa danza nelle corti di antico regime. Modelli culturali e processi di ricezione fra natura e arte (Due punti) di Pontremoli, Alessandro (2012) Tapa blanda
Alessandro Pontremoli«Virtute et arte» del danzare. Contributi di storia della danza in onore di Barbara Sparti
Il volume è una raccolta di studi in onore di Barbara Sparti. La silloge, che spazia dalla danza del XV secolo fino a quella degli anni Trenta del Novecento, costituisce un gesto di affetto, prima ancora che un doveroso e indiscusso riconoscimento formale di un magistero nell'ambito della ricerca storica e della pratica della danza. Più di una generazione di studiosi delle forme e delle estetiche coreiche, soprattutto (ma non solo) dal Medioevo al Barocco, e di esecutori (professionali e non) della cosiddetta danza storica è in grande debito nei confronti di Barbara Sparti, pioniera in questo campo accidentato della ricerca, seria e competente interlocutrice di studiosi internazionali nelle più svariate discipline. Un simpatico dono, ma anche un apprezzabile e utile strumento di ricerca per festeggiare i numerosi anni di studio e di lavoro di un'amica.
Alessandro Pontremoli - Patrizia La RoccaLa danza a Venezia nel Rinascimento
Alessandro PontremoliIntermedio spettacolare e danza teatrale. A Milano fra Cinque e Seicento
Cecilia Nocili - Alessandro PontremoliLa disciplina coreologica in Europa. Problemi e prospettive
Il volume raccoglie gli atti del Convegno internazionale "La disciplina coreologica in Europa: problemi e prospettive". Un gruppo di studiosi proveniente da varie parti del mondo ha concentrato la propria attenzione sui problemi metodologici, terminologici e storiografici della ricerca in danza. Il volume riporta il frutto della riflessione sulla situazione degli studi e dell'insegnamento della danza in Europa, cercando di tracciarne la fisionomia e i possibili sviluppi attraverso: la disamina delle problematiche teoriche ed estetiche; l'analisi delle teorie, delle prassi e degli assetti storiografici; la presa d'atto dei possibili sconfinamenti e delle affinità con le discipline contigue.
Alessandro PontremoliDanza e rinascimento. Cultura coreica e «buone maniere» nella società di corte del XV secolo
Nel corso del Quattrocento, la corte, complice la cultura umanistica, elabora una nuova forma del vivere e un gusto raffinato in tutte le arti. Accanto allo studio della retorica e della grammatica latina, l'aristocrazia pratica la musica e la danza. I nobili imparano la civiltà e le buone maniere per divenire uomini di potere e colti mecenati. All'interno dei vari momenti della festa rinascimentale e della vita di palazzo, la danza costituisce uno dei modi di espressione della cultura della corte, grazie alle funzioni di intrattenimento sociale e di forma spettacolare. L'affermarsi della figura di un maestro, nel contempo un teorico e un pratico del ballo, e l'introduzione del trattato di danza fanno sì che il ballare assurga al rango di vera e propria arte, diventando così una componente indispensabile della formazione dei prìncipi e degli aristocratici e un requisito fondamentale del cortigiano. Questo studio si propone di indagare processi di memorizzazione di corpi in azione, analizzare e studiare testi, manufatti e monumenti come traccia di una rete di condizioni, ricostruire le relazioni che qualificano la percezione e la presenza di azioni simboliche in un contesto.
Alessandro PontremoliTeorie e tecniche del teatro educativo e sociale
Riattivare la comunicazione teatrale, sia come premessa per la creazione di una reale comunità sia come conseguenza della vita di una comunità in atto, risponde alla profonda istanza di relazione. È, insomma, la rimozione profonda del disagio e del malessere fino alla sua radice, è la rimessa in circolo di un paradigma non solo etico, ma anche e soprattutto estetico, che riporta l'individuo alla realtà e gli infonde la forza vitale per suscitarne il cambiamento. Il volume presenta l'elaborazione teorica di base di una disciplina nuova nell'orizzonte degli studi universitari, etichettata come Teoria e tecniche del teatro educativo e sociale.
Mario Pasi - Ann V. TurnbullBalletto del Novecento e danza moderna
Nato dalla collaborazione tra il critico di musica e danza del Corriere della Sera e un'insegnante di danza, il volume inizia dalla rinascita del balletto nel Novecento per proseguire la sua indagine fino ai nostri giorni, attraverso le tappe fondamentali, per affrontare poi la realtà della danza moderna.
Mario PasiDanza e balletto
Mario PasiLa musica romantica
Pasi, critico di danza e musica italiana, introduce il lettore a uno dei periodi musicalmente più fecondi: il Romanticismo.
Mario PasiL'opera e le sue storie
Mario PasiVersace teatro.
Mario PasiDanze e cori dell'esercito sovietico. Direttore: colonnello Boris Alexandrov
Rudolf Liechtenhan - Mario PasiBreve storia della danza e del balletto
Mario PasiMoisseiev. Tournée italiana (ottobre-novembre 1962) della Compagnia Nazionale di danze popolari dell'U.R.S.S. di Igor Mossiev
Opuscolo da collezione
Mario PasiGERSHWIN GEORGE
Mario PasiDanza E Il Balletto (Il)
Mario PasiLa danza e il balletto. Guida storica dalle origini a Bejart
Mario PasiI grandi della danza.
Mario PasiL'opera e le sue storie
Anna Colombo - Mario PasiNote di danza
Mario PasiLuigi Veronesi. Opere per la scena
Aa. Vv.Bianca Gallizia. Una stella della danza.
Il Balletto Repertorio Del Teatro Di Danza Dal 1581
A Cura Di Mario Pasi con la collaborazione di Alfio Agostini
Mario Pasi - Luigi PignottiNureyev. La sua arte la sua vita
L'infanzia e l'adolescenza, i primi successi in Russia, l'insofferenza per i rigidi schemi della tradizione accademica, la rischiosa scelta di rimanere in Occidente, i memorabili trionfi e infine la malattia, la coraggiosa lotta per continuare a lavorare e per essere sempre sotto le luci della ribalta.
Eugenia PasiBianca Gallizia
Mario PasiVersace teatro. Ediz. italiana e inglese vol.1
Mario PasiVersace teatro. Ediz. italiana e inglese vol.2
Mario PasiPalermo teatro Massimo. Fotografie di Luciano Romano. Testo Italiano e Inglese.
Mario PasiStoria della musica vol i
Flavia PappacenaLa danza classica. Le origini
La danza classica raggiunge il massimo fulgore con il balletto romantico, dove tocca i più alti livelli di originalità contenutistica e di perfezione formale grazie anche a innovazioni - oggi vere e proprie istituzioni del balletto quali la salita sulla punta dei piedi e il tutù bianco. Questi risultati sono l'esito di una lenta maturazione avvenuta nel corso del Settecento, quando la danza, da elemento complementare all'interno dello spettacolo lirico francese, ancora fortemente vincolato alla danza di corte, acquista piena dignità artistica nella struttura del balletto d'azione di Jean-Georges Noverre. L'autrice delinea le fasi di questa evoluzione, dalla fine del Seicento agli inizi dell'Ottocento, osservando le dinamiche relazionali tra danza e società, danza e tendenze culturali e del gusto, danza e arti visive, danza e moda, per scoprire infine l'origine di quelli che sono gli aspetti maggiormente caratterizzanti del balletto classico ottocentesco: l'arabesque, il pas de deux, la salita sulla punta dei piedi.
Flavia PappacenaTeoria della danza classica. Analisi stilistica: 1
Primo manuale italiano di analisi della danza classica, questo volume offre un approccio critico allo studio della danza esaminando i principi stilistici del balletto e la loro applicazione negli ambiti tecnico-esecutivo e didattico. Dopo una prima parte in cui vengono riassunti l'origine delle scuole storiche del balletto e l'impianto terminologico codificato dall'Académie Royale de Danse, si analizzano le categorie estetiche e i tratti stilistici distintivi della danza classica. Segue una terza parte dedicata all'analisi strutturale delle principali posizioni, pose, movimenti e ports de bras della scuola russa. L'estrema chiarezza del testo, l'originalità dell'impostazione e la varietà dell'apparato iconografico fanno di questo libro - ora proposto in un'edizione integralmente rivista e ampliata, anche con l'inserimento di molte nuove illustrazioni - un basilare testo di studio per esperti di danza, oltre che uno strumento di documentazione per tutti coloro che intendono accostarsi consapevolmente al linguaggio dell'arte tersicorea.
Flavia PappacenaIl linguaggio della danza classica. Guida all'interpretazione delle fonti iconografiche
Poeti, letterati, artisti hanno decantato il balletto per le sue forme, i suoi colori, la sua bellezza, e per la forza evocatrice delle sue immagini. Nel balletto classico le immagini costituiscono, infatti, un elemento di comunicazione essenziale, non solo per la loro capacità di colpire la fantasia dello spettatore e di suscitare emozioni, ma anche per la complessità dei messaggi impliciti nei gesti, nei disegni spaziali, nel ritmo visivo dei movimenti e nella foggia dei costumi e dei decori. Con una scelta eterogenea di oltre 300 illustrazioni - dal repertorio della danza, delle arti figurative e applicate -, questo libro esamina gli aspetti centrali dello spettacolo di balletto ricostruendo, in una sorta di percorso ideale, i principi tecnici e stilistici, il rapporto con la società e le mode, la funzione del costume e della scenografia, lo spazio della rappresentazione tra Settecento e Ottocento. L'originalità della selezione iconografica - innovativa nel metodo e nella documentazione - e il taglio interdisciplinare del testo hanno l'obiettivo di presentare al lettore fonti inedite della danza classica e di aprire nuove prospettive di studio e di analisi funzionali alla formazione critica degli studenti (del liceo coreutico e universitari), nonché efficaci per tutti coloro che desiderino accostarsi consapevolmente al balletto.
Flavia PappacenaLa danza classica tra arte e scienza
Dopo l'analisi stilistica e l'analisi strutturale-anatomica del movimento, trattate nei due volumi di "Teoria della danza classica", l'autrice propone un nuovo approccio allo studio della danza, un approccio che, rivolto innanzitutto ai giovani, gioca in modo originale e innovativo sull'interazione tra testo e immagine. Concetti teorici, aspetti stilistici e problematiche tecniche sono affrontati utilizzando la metodologia didattica del "learning by doing" ("imparare facendo") e attraverso lo strumento della visualizzazione e della sintesi grafica, per attivare il processo di percezione corporea e per stimolare nel lettore, mediante l'approccio problematico e creativo, le capacità di comprensione, memorizzazione, astrazione e argomentazione. Le oltre 400 illustrazioni, selezionate tra disegni, stampe d'epoca, immagini d'archivio e fotografie didattiche realizzate appositamente, accompagnano il lettore lungo uno stimolante percorso di conoscenza, indicandogli con un linguaggio vivo e diretto le modalità per sperimentare sensazioni e movimenti sul proprio corpo. Come indicato dalle nuove norme ministeriali in materia di adozione dei libri scolastici, il testo è affiancato da una sezione di contenuti digitali integrativi studiata per offrire spazi di approfondimento interdisciplinare e di inquadramento metodologico (guida del docente, questionari per gli studenti, mappe concettuali, schede tecniche, ecc., in libreriagremese. it/contenuti-integrativi-danza-classica).
Flavia PappacenaTeoria della danza classica: 2
Sin dal Settecento l'analisi strutturale-anatomica è ritenuta uno strumento indispensabile per la formazione dei danzatori, coreografi e maestri. Per tale motivo, da oltre vent'anni essa è entrata nei programmi di studio di Teoria della danza dell'Accademia Nazionale di Danza. Nel presente testo l'autrice illustra la propria metodologia finalizzata a un apprendimento della danza corretto, profondo e consapevole, e all'individuazione, prevenzione e correzione dei più comuni errori posturali e tecnici.
Flavia PappacenaChorégraphie. Rivista di ricerca sulla danza. Nuova serie (2001)
Il volume presenta le linee generali del metodo blasisiano; l'impostazione del corpo e le teorie sull'equilibrio; la tecnica di base; attitude e arabesque nell'ideale estetico nel Neoclassicismo; i temps de vigueur tra tradizione e innovazione; gli aggiornamenti tecnici e l'adeguamento al gusto romantico.
Flavia PappacenaStoria della danza in Occidente: 2
Il testo percorre le trasformazioni della danza nei secoli XVIII e XIX con un'attenzione alle relazioni tra il balletto e il mondo musicale, letterario e delle arti figurative volta a inserire il fenomeno danza nel quadro dei movimenti culturali e delle linee estetiche dominanti. Partendo dall'opéra-ballet di fine Seicento, il testo analizza il processo di affermazione del balletto dalla forma del "proto-balletto d'azione" al "ballet-pantomime" per poi seguirne gli sviluppi nel corso dell'Ottocento tramite un'analisi approfondita dei campioni (una quarantina) più rappresentativi della danza francese e italiana. Entrando nel vivo della rappresentazione scenica, l'autrice approfondisce alcuni degli aspetti centrali della creazione coreografica quali l'interpretazione della fonte letteraria nella sua trasposizione ballettistica e i condizionamenti della committenza e della società. Analisi degli aspetti tecnici e metodologici completano il quadro generale facendo luce sia sulle differenze tra Scuola francese e Scuola italiana, sia sulle prassi relative alla conservazione e alla trasmissione del patrimonio coreografico. Il volume, infine, è corredato da una sezione di contenuti digitali integrativi che indirizzano a studenti e insegnanti utili spunti di approfondimento interdisciplinare e inquadramento metodologico.
Flavia PappacenaLezioni di danza in musica. Teoria e pratica dell'accompagnamento al pianoforte. Con CD Audio
Flavia PappacenaTecnica della danza classica. La coordinazione
Flavia PappacenaTecnica della danza classica. L'impostazione
Flavia PappacenaTecnica della danza classica
Flavia PappacenaIl balletto in Europa da Gardel a Manzotti: 1
Flavia PappacenaIl rinnovamento della danza tra Settecento e Ottocento. Il Trattato di danza di Carlo Blasis
Flavia PappacenaTecnica della danza classica. Il ritmo
Flavia PappacenaTeoria della danza classica: 1
Primo manuale italiano di analisi critica della danza classica, questo volume offre un approccio al settore della teoria della danza che esamina i principi estetici e le linee stilistiche del balletto, approfondendone i rapporti con la tecnica e la didattica. Dopo una prima parte in cui vengono focalizzati i concetti di orientamento, centro, appiombo, contrappeso, sguardo e linea, segue una seconda parte che offre un'analisi strutturale e stilistica delle principali posizioni e pose, e dei ports de bras codificati dalla scuola russa. L'apparato illustrativo fanno di questo libro non solo un basilare testo di studio per professionisti ma anche uno strumento di documentazione per allievi e per tutti coloro che intendono accostarsi alla danza classica.
Anna M. PrinaCorso di danza classica: 1
Anna M. PrinaCorso di danza classica: 2\1
Il secondo volume del Corso di Danza Classica, suddiviso a sua volta in due tomi, completa il primo biennio di danza classico-accademica della Scuola di ballo del Teatro alla Scala, secondo il programma elaborato dalla stessa autrice. In questo primo tomo vengono analizzati gli esercizi alla sbarra e al centro e sono, altresì, impostati i primi elementi dell'equilibrio al centro e dell'Adagio, nonché la tecnica introduttiva delle pirouettes. Rigoroso nell'analisi tecnica e metodologica, esso rivolge una particolare attenzione anche agli aspetti artistici ed espressivi dell'esecuzione, articolando in modo approfondito e organico lo studio della coordinazione, dell'épaulement, delle pose e dei ports de bras.
Anna M. PrinaCorso di danza classica: 2\2
Anna M. PrinaCorso di danza classica. Metodologia didattica
Vittoria OttolenghiLa danza
Vittoria Ottolenghi è la numero uno dei critici italiani di danza, ma non solo: è la sola a non essere una "ballerina mancata". Alla danza infatti è arrivata per caso, inventando la prima Maratona di Danza al Festival di Spoleto di Giancarlo Menotti e riuscendo poi a portarla anche in televisione insieme a centinaia di spettacoli, festival, rassegne, e alla memorabile serie di trasmissioni 'C'è musica e musica', con Luciano Bario. Molte etoiles devono a lei la loro fortuna e l'hanno onorata della loro amicizia (Carla Fracci e Rudolf Nureyev su tutti) e la sua vita è così straordinaria che merita di essere raccontata. Così, oggi, fresca ottantaquattrenne, racconta la "sua" storia della danza in Italia a Rita Tripodi, dal 1979 giornalista della sezione cultura de l'Espresso, che da lei, al pari di tanti lettori e telespettatori, ha imparato ad amare l'arte più effimera e preziosa del mondo.
Vittoria OttolenghiL'enigma, l'estro, la grazia
C'è una danza che fa emergere tutto il nostro legame con la materia, con le passioni, con gli spiriti più turbolenti della grande madre Terra. È la danza dionisiaca. Con la sua lunga storia, quest'arte del corpo dà forma ai desideri più carnali. La sfida proposta da Vittoria Ottolenghi in questo libro è raccontare per immagini non esplicitamente "danzanti" la vocazione stessa della danza, arte performativa ed effimera in cui è l'interazione tra l'interprete, l'interpretato e lo spettatore a far scaturire la scintilla dell'arte: "Raccontare con le immagini - e non soltanto con le parole dette, cantate o scritte - è, insomma, una necessità primordiale. Soprattutto per comunicare eventi importanti tra popoli di lingua diversa e per trasmettere la propria storia e il senso della propria identità alle generazioni successive". Attraverso le sue parole ci immergiamo nell'enigma di un'energia che trasforma la furia passionale del movimento nella grazia della danza, che si delinea, sin dalle sue origini, come un prodotto nato "per accumulazione" e fortemente culturalizzato.
Vittoria OttolenghiMi è caduta la danza nel piatto
Vittoria Ottolenghi - Caterina NapoleoneDionisiache. Le danze dal Parnaso a Nijinsky

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