La terza edizione del festival Nutida Nuova Danzatrici/ori a Scandicci

FESTIVAL   NUTIDA Nuovə danzatrici/ori
III Edizione

Dal 23 giugno al 20 luglio al Pomario del Castello dell’Acciaiolo di Scandicci la danza contemporanea invade il cortile e i prati con il festival NUTIDA Nuovə danzatrici/ori

Aterballetto, Another story (foto di Celeste Lombardi)

Un festival di danza, nato e cresciuto a Scandicci, con la direzione artistica di Cristina Bozzolini e Saverio Cona, prodotto da Stazione Utopia con il sostegno di Mic, Città metropolitana di Firenze e Comune di Scandicci nell’ambito di OpenCity 2022.

NUTIDA Nuovə danzatrici/ori propone spettacoli e studi ispirati alla relazione col luogo ed i suoi abitanti nell’ora che precede il tramonto, senza l’artificio delle luci e del sipario, in un rapporto costante tra pubblico ed artisti, sostenendo nuove leve di danzatori e accogliendo lavori site specific pensati o riadattati per il cortile e i due prati del Pomario.

Un nome evocativo, che contiene NU di nuovi, UT di utopia, DA di danzatori e che in svedese significa contemporaneo. Questo è infatti il filo rosso che si snoda lungo tutta la rassegna dal 23 giugno al 20 luglio 2022 ed è il tema su cui i direttori artistici Cristina Bozzolini e Saverio Cona fondano le scelte del progetto. La III edizione di NUTIDA Nuovə danzatrici/ori propone in 18 giorni 21 titoli, 28 repliche che includono 9 prime nazionali, 6 produzioni e 2 coproduzioni, 39 artisti under30 (programma dettagliato con date, titoli, autori e protagonisti allegato in cartella).

Autarchia (foto di Roberto Ricci)

NUTIDA Nuovə danzatrici/ori offre percorsi intrecciati, incrocia l’ospitalità di importanti compagnie di danza italiane come Aterballetto, Spellbound Contemporary Ballet, Sosta Palmizi, Artemis Danza, ErsiliaDanza, ResExtensa Dance Company, Associazione VAN, Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti, Nuovo Balletto di Toscana, Balletto di Parma, con la presenza di artisti di fama internazionale quali Philippe Kratz, Midori Watanabe, Joy Alpuerto Ritter, Pablo Girolami, e con produzioni di giovanissimi danzatori e coreografi tra cui Roberto Doveri, Sofia Nappi, Veronica Galdo, Emma Zani, Daria Lidonnici, Silvia Giordano, Alice Catapano, Camilla Diana, Aldo Nolli, Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini. Il festival vuole essere un trampolino di lancio per nuovi talenti, dare opportunità alla creatività emergente, incentivare processi di crescita di giovani artisti mettendoli in relazione con autori prestigiosi. Come sostiene Cristina Bozzolini, figura di assoluta eccellenza delle arti coreutiche, “la danza in Italia ha sempre sofferto di scarsa e non giusta attenzione da parte delle istituzioni. Quindi un festival come NUTIDA Nuovə danzatrici/ori che offre spazio a giovani danzatori e coreografi, la libertà di potersi esprimere nel modo più sincero, è fondamentale per la crescita professionale degli artisti e anche del pubblico. I giovani artisti hanno bisogno di strumenti, ma anche di indicazioni e di consigli e il Festival vuole fare anche questo, proponendo temi e idee di ricerca, sia musicali che nella danza. Considero che tutte le forme di danza, purché di qualità, siano importanti, perché il pluralismo della conoscenza è necessario.”

“Il festival – spiega Saverio Cona – presta grande attenzione alle questioni della sostenibilità ambientale e nella sua concezione nasce green. Il primo risultato concreto in questo senso è il raggiungimento di una quasi completa carbon neutrality per NUTIDA 2022 con 28 rappresentazioni in scena sotto la luce naturale, facendo a meno dell’impianto illuminotecnico. Siamo inoltre orgogliosi di essere entrati a far parte del movimento internazionale Culture Declares Emergency.”

Manbuhsona (foto di Antonio Ficai)

“Nutida -come dichiara l’Assessora Claudia Sereni -trasforma il Pomario del Castello dell’Acciaiolo in un corpo fisico, vibrante, che non solo accoglie ma condivide e vive la scena insieme ai nuovi danzatori delle più grandi compagnie di danza contemporanea italiane e straniere.

La bellezza nelle sue varie forme – umana, naturalistica, architettonica – sarà protagonista nei giorni del Festival, offrendo allo spettatore qualcosa di nuovo, unico, creato su misura per Scandicci Open City. Cristina Bozzolini e Stazione Utopia hanno saputo interpretare lo spirito di questo luogo e progettare un Festival che non esisteva ancora nel panorama della danza italiana, immersivo nella bellezza, nella natura, nella storia del territorio che lo accoglie, connesso a valori contemporanei essenziali come le tematiche di sostenibilità ambientale e le questioni di genere.”

IL PROGRAMMA

La rassegna si inaugura il 23 giugno con due spettacoli: il primo in scena alle h 19.30 è Somnus con la coreografia di Alice Catapano, protagonista in scena insieme a Matteo Capetola in una nuovissima produzione del festival. A seguire h 20 appuntamento con Aterballetto che presenta Another story, coreografia di Diego Tortelli, con Estelle Bovay e Hélias Tur-Dorvault. Il coreografo racconta la nuova storia del gesto più temuto e desiderato del 2020, quando la pandemia ha lacerato i rapporti: l’abbraccio, un gesto che si trasforma in un atto quasi terroristico non perdendo comunque il suo significato profondo di condivisione carnale effettiva.

Babae (foto di Julien Martinez Leclerc)

Il 25 giugno h 19 sarà la volta di Endiatri, una produzione in prima di NBDT – Accademia, che si avvale della coreografia di Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini ed impegna sette giovani danzatrici. Lo spettacolo indaga il pensiero che individua in Amore, Sangue e Retorica i perni di una rappresentazione teatrale.

Il 27 giugno h 19.30 va in scena Suoni in uno spazio abbandonato III, uno studio concepito dal musicista Timoteo Carbone con due danzatori ed un’installazione pittorica di Federico Zurani, coproduzione di NBDT e Fabbrica Europa.

Il 28 giugno (repliche 3, 4, 17 e 20 luglio) h 19 ancora una produzione di NUTIDA Nuovə danzatrici/ori in prima nazionale: Techne (5 studi per 3 danzatrici), coreografata da Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini, è un elogio all’individualità femminile che indaga sulle sfaccettature di movimento, corpo e sentimento.

Segue alle 19.30 la Compagnia NBDT con la prima di When he plays, coreografia di Daria Lidonnici. La creazione vede come protagonisti alcuni cittadini che si trovano all’interno di un regime totalitario, dove ogni aspetto della quotidianità è governato dalla paura.  Danzano Beatrice Ciattini, Daria Lidonnici, Marianna Miglio, Niccolò Poggini e Paolo Rizzo.

Il 29 giugno h 19.30 Silvia Giordano, coreografa e autrice di origine friulane, si cimenta nel lavoro Refresh oranges into the ocean. Tre giovani donne offrono una narrazione metaforica e intima della loro condizione presente e delle loro proiezioni verso il futuro, nel delicato passaggio all’età adulta.

Il 3 luglio alle 19.30 arriva al festival Artemis Danza con lo spettacolo α-Binary di Jessica D’Angelo, una performance interpretata dalla stessa coreografa e da Salvatore Sciancalepore basata sul fare e disfare, in cui gli interpreti si affidano l’uno all’altra, dando vita ad un rituale di trasformazione che vede nell’ambiguità delle forme e dei movimenti la sua realizzazione.

Fonte di ispirazione per Anna Balducci nel suo solo Intimo abitare è Maria Zambrano “Per esserci non basta vedere, pensare, agire ma è necessario sentirsi vedere, sentirsi pensare, sentirsi agire”. Lo spettacolo è in calendario il 4 luglio h 19.30 con la Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci.

Reduce dal successo ottenuto a Parma Danza, il 5 luglio h 19.30 va in scena Autarchia, coreografia di Roberto Doveri, con Mattia Marzi, Zarah Frola, Lisa Malaguti, Filippo Ferrari, Daniele Natale, Christopher Nwagwu Nnamdi, del Balletto di Parma. Lo spettacolo mette in luce le spiccate capacità autoriali di Roberto Doveri. Autarchia indaga la ricerca del sé, una strada sconnessa e incerta in cui si muovono gli interpreti sulle note dell’affascinante partitura di Matilde Benvenuti

Nel calendario dell’8 luglio sono presenti due nuove produzioni del festival: la prima Speachless, un solo danzato da Veronica Galdo con la coreografia di Daria Lidonnici, in cui si indaga la difficoltà comunicativa, l’afasia, è prevista alle h 19. Segue alle h 19.30 Penelope, una creazione di Aldo Nolli, qui anche danzatore, in cui la mitica figura di donna dell’Odissea racconta le sue notti insonni.

Il 12 luglio h 19 Francesca Foscarini e Cosimo Lopalco portano all’attenzione del pubblico Greta on the beach/studio, un interessante lavoro che interroga le coscienze. A ispirarlo è la voce di Greta Thumberg “una voce chiara, potente – scrivono gli autori – È da questa voce che Greta on the beach prende forma, respiro, posizione e si rivela lentamente, come il mare che si offre calmo e seducente alla vista del bagnante, per trasformarsi con l’arrivo di un vento inatteso in onda impetuosa, tempesta, furia, tragedia, forse salvezza.”

Il 13 luglio h 19.30 la straordinaria coreografa e danzatrice giapponese Midori Watanabe nel suo Butterfly solo propone un singolare ritratto dell’eroina pucciniana Cyo Cyo San (produzione ErsiliaDanza).

Fiori assenti è un nuovo debutto – 14 luglio h 19.30 – per Emma Zani e Roberto Doveri. I due autori danno vita ad una performance che trae spunto dalle opere Fiori assenti di Albano Morandi, con musiche originali di Timoteo Carbone. Lo spettacolo è frutto di una coproduzione tra NUTIDA Nuovə danzatrici/ori e Compagnia Giardino Chiuso.

Il 15 luglio alle ore 19 la compagnia ResExtensa diretta da Elisa Barucchieri presenta Non tutti sanno che… un racconto, un viaggio, una scoperta, che porta a visitare i meandri complessi, colorati e inaspettati della creazione artistica. Segue h 20.15 in prima regionale Babae della statunitense Joy Alpuerto Ritter, nome di spicco della danza internazionale. Un solo in cui ella realizza un omaggio all’identità femminile dichiarato sin dal titolo della pièce: “donna” in Tagalog (lingua filippina), guardando inoltre all’opera Witch Dance di Mary Wigman. Fondendo la danza popolare e classica filippina e i movimenti dell’hip hop e del voguing, Alpuerto evoca il potere e le pratiche mistiche di una danzatrice-strega e dà vita a un cerchio magico, in cui si inscrive la nascita di un nuovo potere femminile, il dialogo di una donna con la sua animalità e sensualità, affondando le radici nel rituale e nella sua energia.

Il 17 luglio h 19.30 va in scena in prima Folìa, una produzione del festival che si avvale della coreografia dell’attrice e danzatrice Camilla Diana in cui si scandaglia il viaggio di una donna nel suo inconscio accompagnata da due figure oniriche.

Due spettacoli di prestigio assoluto compongono la serata del 18 luglio. Alle h 19.30 in prima regionale la compagnia svizzera IVONA propone Manbuhsona. Il lavoro per l’Acciaiolo è un’evoluzione di Manbuhsa, il duetto che è stata la prima creazione di Pablo Girolami con la sua nuova formazione IVONA. In Manbuhsona la coppia diventa la comunità, la gita di un giorno diviene il viaggio di una vita. Un viaggio temporale, e nello spazio, connessione tra radici primordiali e futuro prossimo. Immersi nella natura – sostiene il coreografo – saremo ispirati dalla sua bellezza.

Torna a Firenze, su invito di NUTIDA Nuovə danzatrici/ori, il pluripremiato coreografo tedesco Philippe Kratz per la creazione Midnight youth che il festival realizza in coproduzione con NBDT in prima nazionale. Chandra Livia Candiani, nella sua raccolta La bambina pugile ovvero la precisione dell’amore (2018) sulla crescita personale scrive: “La vita nuova / arriva taciturna / dentro la vecchia vita / arriva come una morte / uno schianto / qualcuno che spintona così forte / un crollo.” Sono questi versi la base fondante della creazione di Kratz. Di questi attimi di evoluzione, della violenza del diventare adulti, del ritrovarsi persi, riscoprirsi disorientati, parla Midnight youth, sulle parole e le note del musicista statunitense Bradford Cox. Danzano nello spettacolo, che andrà in scena alle 20.15, Cristina Acri, Matteo Capetola, Matilde Di Ciolo, Veronica Galdo, Niccolò Poggini.

Il 19 luglio alle ore 20 la compagnia romana Spellbound Contemporary Ballet presenta Ascent, coreografia di Mauro Astolfi, interpretato da Giuliana Mele e Mario Laterza. Ascent è il simbolo di un concetto di distruzione creativa, un’azione circolare, libera da schemi stabiliti, che trova l’unica soluzione possibile in un pensiero divergente per evitare che la fine di una relazione non debba essere in automatico l’inizio di un’altra.

Il festival si chiude il 20 luglio alle 19.30 con un lavoro di Sofia Nappi, Ima-uno studio tratto da una recente produzione che la coreografa riadatta per gli spazi dell’Acciaiolo. In scena Valentin Durand e Gonçalo Reis incarnano due individui apparentemente vicini, ma lontani. Si conoscono, condividono sfumature di intimità, groove, paura, umiltà, forte frustrazione, sessualità in quella che sembra una profonda relazione a distanza espressa attraverso una danza intensa e giocosa, tra il delicato e carnale.

Completano il calendario degli appuntamenti workshop, seminari, laboratori, e l’ospitalità della VII edizione del Festival Economia e Spiritualità, quest’anno incentrato sul tema del dono e del perdono, che fa tappa al Pomario nei giorni 6 e 16 luglio.

23 giugno > 20 luglio 2022
Biglietti
intero 5€ ridotto 3€ (riduzioni per under 12 / over 65 / studenti)
prenotazioni con vendita biglietti in loco su scandicci.ticka.it
prevendite www.ticketgate.it
*I laboratori sono gratuiti

Info
nutidanuovidanzatori@gmail.com
stazioneutopia.com
facebook @Stazione Utopia
instagram: @festivalnutida

NUTIDA Nuovə danzatrici/ori è una produzione di Stazione Utopia

[In alto: Greta on the beach (foto di Giampaolo Becherini)]

Calendario dettagliato (qui per scaricare)

NUTIDA festival calendario dettagliato

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