“Danzamaremito” a tutto jazz

Una chiacchierata con Amalia Salzano, coreografa, docente e presidente AIDAF (Associazione Italiana Danza Attività di Formazione), ci porta diritto nell’ombelico del mondo del jazz, sua primo ed indiscusso amore. Studiato, danzato, coreografato ed insegnato in tutto il mondo sotto l’egida del suo compianto maestro statunitense Matt Mattox, nato peraltro a Tulsa proprio il 16 agosto di novantotto anni fa.

Amalia Salzano e Adriana Cava

Una chiacchierata che poi si fa ancora più interessante quando si aggiunge a noi Adriana Cava, altra studiosa ed esperta di jazz italiana e dunque inevitabilmente amica e collega della salernitana Amalia Salzano. Che insieme hanno realizzato a Marina di Ascea un evento internazionale all’insegna della formazione e della professione nell’inequivocabile nome di “Danzamaremito” dove la danza, il mare del Cilento ed il mito dell’antica polis greca Velia rappresentano il non plus ultra in giro in Italia in queste settimane, in scena da domenica 25 agosto a domenica 1 settembre.

Un’occasione imperdibile per conoscere da vicino il Matt Mattox Art Tecnique Free Style con Martine Mattox o ancora il repertorio di Jiri Kìlian con Bruce Michelson, uno dei pochi maitre al mondo autorizzati dalla Fondazione del coreografo ceco a rimontare i titoli di Kylian stesso.

O insistere sul benessere dei danzatori attraverso il progetto di ricerca che unisce medicina, arte e ricerca – ci spiega proprio Amalia Salzano – con uno sguardo molto attento all’aspetto che riguarda la tutela dell’integrità fisica dei danzatori, il miglioramento delle loro prestazioni e la prevenzione dei traumi, anche attraverso le lezioni di riequilibrio posturale per danzatori a cura della posturologa Annamaria Salzano, assistita dalla dottoressa Fabiana Camuso.

Amalia Salzano e Adriana Cava

Ma ricordiamo chi sono le nostre interlocutrici in giro per l’Italia a promuovere il loro cameo di “Danzamaremito”. Adriana Cava ha avuto una formazione classica completata con Susanna Egri prima di specializzarsi nella danza modern-jazz con il grande maestro italo-americano Luigi a New York. In Italia e Francia ha poi approfondito la sua preparazione con Matt Mattox. E’ stata altresì interprete per la compagnia “I Balletti di Susanna Egri” prima di fondare nel 1981 la compagnia Jazz Ballet presso il Teatro Nuovo di Torino. Nella stagione 2004-2005 produce e porta in scena in diverse città italiane lo spettacolo “Metropolis il musical”, curandone personalmente la direzione artistica e le coreografie. Nel 2013, per i suoi trent’anni di carriera, ha organizzato l’evento “Never stop moving” costituito dal primo convegno italiano sulla danza jazz e dallo spettacolo a cui hanno partecipato artisti di fama internazionali quali Andrè De La Roche, Fabrizio Voghera, Ilaria De Angelis e Francesco Antimiani. Nel 2014 ha scritto il libro “La danza jazz. Storia, cultura, tecniche” in collaborazione con il prof Alessandro Pontremoli, docente di Storia della Danza dell’Università degli Studi di Torino. A febbraio 2015 ha presentato lo spettacolo “Dance is Life”, ennesimo omaggio a Matt Mattox, uno dei più importanti maestri di danza jazz e suo indimenticato insegnante. Adriana Cava è una delle poche personalità in Italia ad essere autorizzate ufficialmente ad insegnare il suo metodo.

Al pari di Amalia Salzano, anche lei perfezionata innanzitutto nel classico con Wilma Valentino, Riccardo Nunez, Victor Litvinov, Margarita Trayanova per poi  arricchire la propria formazione nello studio della Sbarra a terra,  Metodo Kniaseff, con Noelle Winkelmann a Parigi nel triennio 1986-1988. Dal 1980 si dedica allo studio della danza jazz con i Maestri Matt Mattox  e Luigi considerati unanimemente i massimi esponenti di questo stile e creatori entrambi di due  tecniche codificate adottate in tutto il mondo. Studia con loro per anni  a Perpignan, Parigi, New York e Roma divenendo ben presto divulgatrice delle loro tecniche in Italia. Si dedica in particolare all’approfondimento della Tecnica Mattox e, dopo molti  anni di studio, ottiene dallo stesso maestro l’autorizzazione formale ad insegnare la sua tecnica anche a livello professionale. Profonde un impegno costante nella diffusione e nella tutela della danza jazz e, in particolare, della Tecnica Mattox, considerata in tutto il mondo una tecnica fondamentale per il bagaglio di un danzatore professionista, mantenendone il patrimonio con assoluta fedeltà alla tecnica codificata dal maestro. Inoltre si perfeziona  nella danza jazz a New York, dove si reca con regolarità nel ventennio 1980-2000, con Cecilia Martha, Val Suarez, Max Stone, Michelle Assaf, Michel Owens, Susy Taylor presso il Broadway Dance Center, Steps, e  Dancespace.

Da queste esperienze è sorta l’idea tredici anni fa di unire le forze e ricreare il loro piccolo mondo antico del jazz sul mare del Cilento, quest’anno con Martine Mattox e Bruce Michelson punti nevralgici della danza a tutto tondo dal 25 agosto protagonisti assoluti di “Danzamaremito”.

Massimiliano Craus

[Nella foto in alto: Matt Mattox]

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