Il Balletto del Teatro dell’Opera di Chelyabinsk porta Paquita al Carlo Felice
Arriva a Genova uno dei grandi balletti del repertorio classico: Paquita che sarà sul palcoscenico del teatro Carlo felice domenica 18 novembre, alle ore 15.30 e alle ore 20.00, e lunedì 19 alle ore 11.
Il balletto in due atti e tre scene, su libretto di Paul Foucher e musica di Édouard Deldevez, è ambientato in Spagna durante l’occupazione napoleonica e narra dell’amore della zingara Paquita per l’ufficiale francese Luciano. La differenza di rango sembrerebbe dividere i due innamorati, ma alla fine risulterà che la fanciulla è di nobili origini e i due potranno convolare a giuste nozze.
Infiniti i rifacimenti, le modifiche, gli arrangiamenti. Vi interviene anche il coreografo Marius Petipa per la sua versione di Pietroburgo nel 1847; lo stesso coreografo, poi, nel 1881, chiese a Ludwig Minkus una nuova musica per un Pas de trois e un Grand pas (sono questi i due pezzi rimasti nel repertorio del Kirov-Marinsky). Balanchine creò due differenti versioni del Pas de trois per il Grand Ballet du Marquis de Cuevas nel 1948 e per il New York City Ballet nel 1951. Alexandra Danilova mise in scena una versione in un atto per il Ballet Russe de Monte-Carlo nel 1949. Nureyev allestì il Grand pas per un gala, nel 1964, al Drury Lane Theatre di Londra. La stessa versione fu riprodotta da Marika Besobrasova per la Scala di Milano (1970), per i ballerini dell’Opera di Stato di Vienna (Salisburgo, 1970) e per l’American Ballet Theater (1971). Tra le molte altre versioni ricordiamo quella di Casenave, per il London Festival Ballet (1967) e per lo Scottish Ballet (1975) e quella di Galina Samsova, per il Sadler’s Wells Royal Ballet nel 1980. L’atto secondo fu riprodotto da Natalia Makarova per la sua stessa compagnia a New York sempre nel 1980. Ricordiamo anche il divertissment di Zarko Prebil per il Gruppo dell’Accademia Nazionale di Danza.
A danzare Paquita (nella versione di Petipa) al Teatro Carlo Felice, il Balletto del Teatro dell’Opera di Chelyabinsk, città russa alle pendici degli Urali con una lunga e nobile tradizione coreutica classica.Purtroppo la musica non sarà eseguita dall’orchestra ma è registrata.
L’evento fa parte di “Russian Season 2018”, una grande manifestazione volta a valorizzare l’anno della Cultura Russa in Italia, con il coinvolgimento di ben 74 città italiane.
Francesca Camponero