Fondazione Nazionale della Danza: un nuovo modello di gestione

 

La Fondazione Nazionale della Danza ha definito il suo assetto progettuale per il prossimo triennio, stabilendo un nuovo modello di governance gestionale e artistica, attento a dare spazio a esigenze diverse e favorire il percorso di rinnovamento e crescita avviato dai soci, Regione Emilia-Romagna e Comune di Reggio Emilia, attraverso il Consiglio di Amministrazione presieduto da Azio Sezzi.

Tre sono le aree artistiche che si è deciso di definire, per dare loro il massimo spessore e sviluppo: la determinazione dei programmi, la responsabilità della compagnia, il coaching artistico rivolto a danzatori e coreografi.

Gigi Cristoforetti (foto di Viola Berlanda)

Fino ad oggi il successo di Aterballetto si è basato sul binomio direzione generale/direzione artistica. A settembre 2017 la direzione generale è stata assunta da Gigi Cristoforetti. Per quanto riguarda la direzione artistica, l’esperienza di collaborazione con Pompea Santoro si è conclusa dopo alcuni mesi per motivazioni condivise.

Per sviluppare maggiormente una dimensione progettuale, volta a trovare un nuovo ruolo e nuove funzioni sul piano internazionale e nazionale alla Fondazione, nasce un nuovo modello. Distinguendo e approfondendo anche le azioni rivolte ad accompagnare nel modo migliore la compagnia, e ad aprirne e svilupparne la preparazione e cultura coreutica.

L’obiettivo è che ciascuna delle tre funzioni sia svolta in maniera più approfondita, e che ogni aspetto sia integrato in una logica di profondo rinnovamento degli obiettivi. Il contenuto dei quali sarà illustrato dettagliatamente in una conferenza stampa prevista il 13 marzo a Bologna all’Arena del Sole.

La determinazione dei contenuti artistici del triennio viene a coincidere con la direzione generale, permettendo di sviluppare le dinamiche fondamentali: relazioni nazionali e internazionali e sviluppo di progetti che prevedono scelte condivise con i nuovi partner/coproduttori.

Viene così superata la logica tradizionale (la scelta in autonomia del repertorio e poi la vendita dello spettacolo), che limita forzatamente la possibilità di interazione e coprogettazione.

La responsabilità della compagnia (dal casting alla cura complessiva dei percorsi artistici di danzatori e coreografi invitati) è affidata ad un assistente artistico. Questo ruolo sarà ricoperto da Sveva Berti, da anni nella compagnia prima come danzatrice e poi come maître, con un’esperienza internazionale di assistente alla coreografia.

Il coaching artistico sarà assunto da Roberta Mosca (danzatrice e formatrice con un’esperienza di 14 anni con William Forsythe), che seguirà la compagnia sia nelle lezioni di classico, sia in particolare con una serie di workshop sempre più approfonditi. E accompagnerà anche il percorso coreografico dei danzatori giovani che si indirizzano verso la creazione (interni o esterni alla compagnia stessa).

Ecco quindi il nuovo organigramma:

  • Direzione generale e della programmazione: Gigi Cristoforetti.
  • Assistente artistico: Sveva Berti
  • Coaching artistico: Roberta Mosca.

[In alto un’immagine di repertorio di Aterballetto (foto di A. Anceschi)]

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