A Fury Tale di Cristiana Morganti al Teatro Manzoni di Pistoia

Il 21 giugno, alle ore 21.30, per Pistoia Teatro Festival, il Funaro presenta al Teatro Manzoni lo spettacolo A Fury Tale, di Cristiana Morganti. Interpreti sono due danzatrici, Breanna O’Mara e Anna Wehsarg, che come la Morganti provengono dal Tanztheater Pina Bausch. Lo spettacolo si avvale della collaborazione artistica di Kenji Takagi, disegno luci di Jacopo Pantani, video di Connie Prantera, editing musiche di Bernd Kirchhoefer.

Unica artista ad essere prodotta dal Funaro (qui con la coproduzione del Festival Aperto / Fondazione I Teatri – Reggio Emilia e la collaborazione di AMAT & Civitanova Danza per Civitanova Casa della Danza e il sostegno della Città di Wuppertal e Jackstädt Stiftung – Wuppertal), la Morganti giunge nella città toscana dopo aver appena presentato al Théâtre de la Ville di Parigi, tempio della danza contemporanea, Jessica and me che, con Moving with Pina, completa l’elenco degli spettacoli creati fino ad oggi, a cinque anni dall’inizio del suo percorso come solista e coreografa “indipendente” dal Tanztheater Wuppertal Pina Bausch. Insieme ai tre titoli, due sono le coreografie create per il Conservatoire Nationale Superieure di Parigi e due i premi ricevuti (nel 2011 il premio Positano Leonide Massine come Migliore Danzatrice Contemporanea dell’anno e nel 2014 il Premio Danza & Danza come Migliore Interprete/Coreografa).

In A Fury Tale Cristiana Morganti per la prima volta non danza e si riserva la possibilità di una maggiore distanza critica affidando ai corpi e alle personalità di due donne, alte, dalla pelle lattea, i capelli rossi, uguali ma diverse, il compito di restituire la sua riflessione sensibile, ironica, in parte autobiografica sul femminile nelle sue molte, possibili declinazioni: competizione/amicizia, isterismo/dolcezza, imprevedibilità/quotidianità, aggressività/tenerezza. Lo spettacolo, animato da queste potenti alternanze, rivela un universo onirico e misterioso, in bilico tra fiaba e realtà. Su una scena completamente bianca, quasi uno sfondo su cui far esplodere video, colori e luci stroboscopiche, le due danzatrici agiscono, danzano, si scontrano e si raccontano. Il dialogo con la coreografa è sempre presente, per indagare il vissuto delle danzatrici nel rapporto con chi le dirige, ma non solo. Cristiana osserva dall’alto le sue interpreti, con sguardo partecipe e ironico, ed entra, solo per un momento, sul palcoscenico, come a dire, della labilità di una quarta parete, già abbattuta da tempo, della fragilità dei confini fra vita e finzione, biografia e artificio. L’incalzante susseguirsi delle scene avviene con tagli netti, quasi cinematografici, senza dissolvenze, ed è accompagnato da un collage musicale che spazia con voracità tra stili e generi, dal punk-rock a Bach. I tanti momenti di danza sono potenti e imprevedibili ma anche delicati; rivelatori di perturbabilità e timori, sogni e speranze.

Lo spettacolo è un’iniziativa dell’Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale pensata appositamente per l’anno che vede la città fregiarsi del titolo di Capitale Italiana della Cultura. Dal 18 al 25 giugno, in dialogo con alcuni degli spazi architettonici più significativi della città, il Festival animerà Pistoia, con un ricco cartellone di appuntamenti di musica, teatro e danza contemporanei, tra debutti assoluti, prestigiose presenze artistiche e creazioni nate per luoghi speciali.

Francesca Camponero

[Nella foto in alto, Cristiana Morganti ritratta da Antonella Carrara]

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