La Cenerentola di Picone debutta al San Carlo

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Alessandro Staiano in fase di riscaldamento

Dopo 18 anni di assenza torna al San Carlo di Napoli uno dei balletti più amati del grande repertorio classico, Cenerentola, su musiche di Sergeij Prokof’ev e va in scena con un nuovo allestimento che per le coreografie porta la firma del direttore del Corpo di Ballo del Massimo napoletano,  Giuseppe Picone.

Lo spettacolo  debutterà domenica 5 marzo alle ore 19.00, e sarà a cartellone per 7 repliche, fino a domenica 12 marzo.

Giuseppe Picone entusiasta come sempre del suo lavoro e dei ballerini con cui opera  racconta così:

«Iniziando a montare questa coreografia mi sono reso conto di trovarmi al cospetto di una grande sfida, narrare una delle favole più amate e conosciute di tutti i tempi, che narra il l’amore tra Cenerentola e il Principe, il fiorire dei sentimenti umani, gli ostacoli rocamboleschi che portano alla fine alla realizzazione del sogno.  Ho cercato di rispettare la drammaturgia generale di questo grande classico, ma allo stesso tempo di offrire una visione nuova, contemporanea, dell’ampio spettro di sentimenti, dettagli e caratterizzazioni presenti in Cenerentola. Per fare ciò mi sono avvalso di alcuni piccoli ma decisivi accorgimenti.

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I protagonisti della Cenerentola al San Carlo (foto di Francesco Squeglia)

La mia Cenerentola è sì una dolce e remissiva fanciulla, sopraffatta dalla matrigna e dalle perfide sorellastre, ma al momento opportuno sa diventare una donna sicura sé, decisa a far valere le proprie ragioni, dimostrando con fermezza – facendo cioè vedere a tutti non solo di calzare perfettamente la scarpetta che il Principe reca con sé come prova, ma anche di essere in possesso dell’altra scarpetta – di essere lei la fanciulla misteriosa che ha rapito il cuore del Principe. Allo stesso modo le sorellastre non sono ragazze goffe, ma giovani donne, molto belle e spregiudicate, disposte a perseguire i propri obiettivi con ogni mezzo, supponenti e arroganti, in virtù di una presunta superiorità aristocratica ed economica. Infine ho voluto enfatizzare il personaggio della fata turchina trasformandola nella mamma di Cenerentola, una mamma morta, ma che veglia sul destino della figlia, quasi come un angelo custode, tessendo le fila dell’intero percorso che porterà la fanciulla al raggiungimento della felicità. Una tale caratterizzazione dei personaggi e le difficoltà tecniche della coreografia mi hanno permesso di valorizzare la grande capacità interpretativa e l’altissimo livello artistico del Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo, composto da danzatori dotati di una solida tecnica, in grado di emozionare ed emozionarsi».

In questa nuova creazione danzeranno Maria Eichwald, étoile di origine kazaka, al suo debutto a Napoli, ora stella di punta della compagnia tedesca Stuttgarter Ballett, accanto ad Alessandro Staiano, i primi ballerini, i solisti e il Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo.Le scene di questo nuovo allestimento sono di Nicola Rubertelli e i costumi di Giusi Giustino.

Francesca Camponero

[Foto in alto: Giuseppe Picone e il Corpo di ballo del Teatro di San Carlo di Napoli]

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