La 15esima Biennale Architettura palcoscenico delle coreografie del Concerto di Capodanno di Venezia 2017

Saranno gli spazi delle Corderie, le Sale d’Armi e le Tese dei Soppalchi dell’Arsenale di Venezia ad essere lo scenario delle coreografie studiate per il prossimo Concerto di Capodanno di Venezia 2017 . E’ la prima volta che la Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, arrivata alla sua 15esima edizione, sarà palcoscenico per la danza, creata apposta per il concerto più famoso dell’anno che andrà in diretta domenica 1° gennaio 2017 su Raiuno e in molti paesi europei.
Il coreografo chiamato a questo importante evento è Gianluca Schiavoni, diplomato nel 1992 alla scuola di ballo del Teatro alla Scala, e subito entrato a far parte del corpo di ballo interpretando ruoli da solista e primo ballerino. Dal 2006 per lui arriva la scelta di dedicarsi alla coreografia e con Andromeda che presenta lo stesso anno al Teatro Manzoni di Pistoia, il danzatore inizia questo suo nuovo e fortunato percorso che nel 2010 si afferma con la collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano con il cortometraggio An Italian Dream (regia di Matthias Zentner) a cui seguono, nel 2011, le coreografie L’Altro Casanova, Romeo et Juliette e L’altra metà del cielo.

I ballerini scelti per le parti solistiche sono altri due importanti nomi del teatro milanese, Emanuela Montanari e Antonino Sutera, che danzeranno insieme a sedici artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.
La Montanari e Sutera sono senza dubbio importanti punti di forza della Compagnia scaligera. Lui, Primo ballerino dal 2010, è stato protagonista delle più importanti produzioni alla Scala e delle prestigiose tournée che hanno portato la compagnia nel mondo.
Lo abbiamo visto in scena nel ruolo di Rotbarth nel “Lago dei cigni”, con la coreografia di Rudolf Nureyev, poi ne“L’altra metà del cielo”, produzione creata per la Scala con la regia di Martha Clarke e la musica del famosissimo rocker italiano Vasco Rossi; subito dopo a Tokyo sempre con la Scala per le rappresentazioni di “Romeo e Giulietta”, e in L’ Histoire de Manon. Balletti molto diversi per stile e musica, occasioni che lo hanno fatto apprezzare per il suo talento e versatilità.

Lei, talento di oggi, scelta dalla grande Sylvie Guillem come sua partner per lo spettacolo “Life in progress”. Nella coreografia «Here & After» di Russell Maliphant, le due danzatrici si sono divise il palco nell’importante tournèe di fine carriera della ballerina francese.
Le coreografie alla Biennale avranno come cornice unica le installazioni della Mostra Reporting From the Front, curata dall’architetto cileno Alejandro Aravena, e il progetto Darzanà: Due Arsenali, Un Vascello, attualmente esposto al Padiglione Turchia (commissario: Istanbul Foundation for Culture and Arts – İKSV), le musiche su cui lavoreranno i ballerini sono di Giuseppe Verdi e Benjamin Britten. La regia televisiva è di Arnalda Canali. Il Concerto verrà eseguito dall’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice diretti da e sarà incentrato sul melodramma.
Francesca Camponero
[Foto in alto: Emanuela Montanari e Antonino Sutera in pausa durante le prove]