In punta di piedi… estratto dal repertorio classico

La Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli recita sul proprio sito di essere la prima in Italia e la più antica in Europa, con un blasone da far rabbrividire i giovanissimi talenti che ne varcano il portone di fronte all’ottocentesca Galleria Umberto I. Si sono davvero scritti fiumi d’inchiostro sui vizi e le virtù secolari della real scuola, punto di riferimento di generazioni di ballerini adolescenti provenienti da tutto il Mezzogiorno con l’aspirazione di calcare il palcoscenico del Massimo partenopeo da protagonisti.

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Stephane Fournial

Sogni infranti e realizzati a piè pari fino ad oggi, con il direttore francese Stephane Fournial impegnato in prima persona a fornire loro gli strumenti per riuscirci. E dopo il defilée dello scorso 30 giugno, primo banco di prova per la nuovissima direzione artistica dell’allora neo-direttore, sabato 26 e domenica 27 si torna in scena al Teatrino di Corte del Palazzo Reale di Napoli. Cornice elegante, per carità, e storica quanto basta per stropicciarsi gli occhi in ogni occasione in cui vi si accede. ma stavolta la Scuola di Ballo dovrà fare i salti mortali per riuscire nell’impresa di rappresentare bene il proprio gala con una proibitiva pendenza del palcoscenico e le ovvie ridimensioni ridotte dello stesso per i centocinquanta allievi del’ensemble. Motivi che tuttavia non hanno scoraggiato il direttore né i baldi giovani, prontissimi a calarsi nel repertorio di balletto proposto per l’occasione. Un gala intitolato “In punta di piedi…estratto dal repertorio classico” con la duplice accezione dell’approccio sulle punta dei piedi legato sia all’uso delle scarpette che alla discrezione ed al rispetto portato in scena.

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Foto di Francesco Squeglia

Eh sì, soprattutto perché il repertorio proposto è di quelli da far tremare le gambe ai più giovani, con titoli e coreografi di primissimo piano e caratura internazionale. Si parte subito con i fuochi d’artificio di Frederick Chopin in “Etudes” Opera 10 n.1, con la definitiva apertura del sipario su un estratto di “Le Conservatoire” di August Bournonville sulle musiche di Holger Simon Paulli, già noti per la loro proficua collaborazione nel celebre balletto “Napoli“. Sempre in tema partenopeo scorgiamo a seguire “La Tarantella” per i corsi propedeutici, tratto dal titolo “Etudes“, di Harald Lander sullo spartito di Knudage Riisager. Per poi giungere all’amatissimo titolo de “Il lago dei cigni” di Marius Petipa, Lev Ivanov e le mirabili musiche di Piotr Ilich Ciaikovskij. Qui saranno interpretati il valzer dei cigni, i quattro cignetti, ed i grandi cigni ripresi da Vladimir Bourmeister.

Ancora protagonista dei due gala di sabato e domenica sarà la coreografia di Marius Petipa, con il titolo “La Bayadere” di Ludwig Minkus nelle rappresentazioni delle sacerdotesse, di Nikiya e del pas de huit. Non mancherà il primo romanticismo nel repertorio scelto da Stephane Fournial, e che titolo! Andrà in scena la variazione dei contadini del primo atto di “Giselle” di Jean Coralli, Jules Perrot sulle musiche di Adolphe Adam. Così come tornerà “Etudes” di Harald Lander con Relevés e finanche le odalische tratte da “Le corsaire“, titolo già visto recentemente proprio al Teatro di San Carlo con il Corpo di Ballo ad assecondare il pas de deux di Daniil Simkin ed Iana Salenko. Anche in questo caso si resterà fedelissimi al repertorio con Marius Petipa, nella rivisitazione delle precedenti coreografie di Joseph Mazilier, e le musiche ancora di Adolphe Adam con brani di Cesare Pugni. E poi la celebre variazione de “La morte del cigno” di Mikail Fokine, e spartito di Camille Saint Saens, di cui probabilmente ce ne sarà di che scrivere! Infine ancora “Il lago dei cigni” della splendida sinergia senza tempo a sei mani di Marius Petipa, Lev Ivanov e successivamente di Vladimir Bourmeister per la polonese di Piotr Ilich Ciaikovskij.

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Stephane Fournial

Anche in questa occasione siamo pronti – dichiara il direttore – del resto stiamo lavorando per questo. È molto importante per noi la scena per cui cerchiamo di portare sul palcoscenico quello che studiamo ogni giorno nelle nostre sale. Il programma è avvincente, soprattutto molto godibile per le coreografie e per le musiche scelte affinché tutti i miei allievi possano misurarsi con il repertorio che conta per ben due serate. Questo è un ulteriore step che ci dovrà condurre al più presto ad una maggiore credibilità nazionale ed internazionale, così da prolungare i buoni risultati ben oltre il mio mandato.

Un altro step significativo della gestione di Stephane Fournial ha una valenza sociale, con l’istituzione di tre borse di studio offerte dalla Fondazione del Banco di Napoli. Riportiamo di seguito il comunicato ufficiale: “Per la prima volta nella storia, la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli, diretta da Stephane Fournial, grazie alla Fondazione Banco di Napoli, istituisce tre borse di studio per l’anno scolastico 2016/2017, per gli allievi che studiano danza classica, a livello semi-professionale o professionale che, per motivi di merito e in documentate difficoltà economiche, o residenti nelle Regioni di Marche, Abruzzo e Umbria, fortemente colpite dai recenti terremoti, si distinguano. Il bando è riservato agli allievi più meritevoli – di età compresa tra gli 8 e i 18 anni – che si distinguano per talento, passione, atteggiamento, capacità, che riscontrino difficoltà economiche. La Domanda deve essere presentata, in formato digitale, entro e non oltre il 5 dicembre 2016 all’indirizzo scuolaballo@teatrosancarlo.it. Tutti i dettagli sul sito www.teatrosancarlo.it“.

Massimiliano Craus

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