Spellbound Contemporary Ballet a Genova con Le Quattro Stagioni

LE QUATTRO STAGIONI

Una produzione Spellbound in collaborazione con Teatro Verdi di Pisa con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

spellbound-2coreografia e set concept  Mauro Astolfi
interpreti  Fabio Cavallo, Maria Cossu, Giovanni La Rocca, Mario Laterza, Giuliana Mele, Claudia Mezzolla, Giacomo Todeschi, Violeta Wulff Mena, Serena Zaccagnini
musiche originali  Luca Salvadori
musiche  Antonio Vivaldi
disegno luci  Marco Policastro
elaborazioni video  Enzo Aronica
scene  Esse a Sistemi

Spellbound Contemporary Ballet il 22 novembre alle ore 21.00 ritorna al Teatro Politeama Genovese con LE QUATTRO STAGIONI a firma di Mauro Astolfi, dopo il successo della scorsa stagione con Carmina Burana.

Dopo le numerose presenze nei maggiori teatri e festival internazionali (Serbia, Germania, Francia, Croazia, Cipro, Thailandia, Svizzera, Spagna, Austria, Bielorussia, Stati Uniti, Canada, Israele, Panama, Russia, Corea, Lussemburgo, Inghilterra, Svezia, Singapore, Cina) e reduce da una prestigiosa tournée asiatica (a Taiwan per l’inaugurazione del National Taichung Theater e in Giappone nell’ambito della Triennale di Tokyo con il progetto LA MODE diretto da Tomoko Mukaiyama), Spellbound Contemporary Ballet il 22 novembre alle ore 21.00 ritorna al Teatro Politeama Genovese con Le quattro stagioni a firma di Mauro Astolfi, dopo il successo della scorsa stagione con Carmina Burana.

Le quattro stagioni, “L’entusiasmante coreografia di Astolfi […] un modello di inventiva” (Janet Soares, Ballet Review U.S.A 2013), la cui scrittura è insieme astratta, lirica, atletica e i suoi ricercati danzatori disegnano linee e geometrie perfette, ariose o delicate, morbide o vorticose. In questo componimento è possibile rintracciare l’alto percorso artistico di una compagnia che è ormai una realtà consolidata nel panorama della danza internazionale tanto da essere considerata una delle migliori espressioni del made in Italy.

Protagonista assoluta è la musica, quella di Vivaldi, ma anche quella originale di Luca Salvadori: le note del grande compositore veneziano rivivono, infatti, intrecciandosi con le incursioni contemporanee di Salvadori, in una sovrapposizione di linguaggi e stili differenti che fa da contrappunto alla danza dei nove ballerini in scena, capaci di muoversi come un corpo unico, un organismo vivente che pulsa, soffre, gioisce, condivide.

L’unico elemento scenografico (scene Esse a Sistemi) è una grande casa bianca, stilizzata, essenziale, un indecifrabile cubo con una finestra, da cui continuamente appaiono e spariscono i danzatori. “Una casa le cui pareti sono la pelle del nostro Mondo” – così si esprime Enzo Aronica che cura le elaborazioni video, mentre il disegno luci di Marco Policastro tende come sempre a scandagliare i corpi esaltandone ogni singolo frammento.

“Dietro l’apparente quadro iconografico rappresentato dal susseguirsi delle stagioni con tutta la simbologia annessa, i suoi simboli atmosferici, si percepisce un significato molto profondo, meno visibile, ma che arriva a toccare piani molto vasti e meno soggettivi. Le ‘mie’ Quattro Stagioni – spiega Astolfi – abitano fuori e dentro un piccolo spazio, che si innalza, trascina e soffoca a momenti ma che ripara, unisce, protegge… sembra una casetta, ma è una nave, un albero, un posto misterioso da cui osservare le stagioni che mutano, un posto da dove partecipare in prima persona al ciclo della natura che si rinnova e l’autunno, non solo foglie che cadono, la primavera, non solo fiori che spuntano ma una natura dentro di noi, un rituale magico primordiale, un evento che si immagina, poi si cerca di imitare, poi si cerca di impossessarsi dello spirito stesso dell’evento. Gli eventi si evocano per diventarne parte integrante, partecipando al dramma della natura che muore ma vedere un po’ più in là il seme della futura rinascita. Spellbound Contemporary Ballet vive quest’avventura sprofondata nella terra e sul ramo più alto degli alberi… quando è sera si torna a casa.”

 Spellbound Contemporary Ballet

Spellbound nasce nel 1994 dietro volontà del coreografo Mauro Astolfi che fonda la Compagnia al rientro da un lungo periodo di permanenza artistica negli Stati Uniti. A partire dal 1996 Astolfi condivide il progetto produttivo con Valentina Marini con cui la Compagnia avvia un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali. La ricca progettualità artistica, forte di una cifra stilistica inconfondibile esaltata da un ensemble di straordinari danzatori, ha facilitato un’ampia diffusione delle creazioni in contesti diversi, dai Gala ai programmi culturali televisivi, alle piattaforme e Festival di più continenti.

Applauditissima per l’eccellenza degli interpreti e la versatilità del linguaggio coreografico, espressione di una danza che si offre al pubblico con un vocabolario ampio e in continua sperimentazione, Spellbound conta presenze nei maggiori teatri e Festival internazionali in Serbia, Germania, Francia, Croazia, Cipro, Thailandia, Svizzera, Spagna, Austria, Bielorussia, Stati Uniti, Canada, Israele, Panama, Russia, Corea, Lussemburgo, Inghilterra, Svezia, Giappone, Taiwan, Singapore e Cina. Competitiva per la modernità dei programmi e per il ricco repertorio sempre attivo, la Compagnia è di sicuro tra le proposte artistiche italiane maggiormente accreditate sul piano di una dialettica internazionale, attiva da sempre in progetti in collegamento con la più fertile scena artistica europea.

L’ensemble festeggia nel 2014 il ventennale di attività, un arco di tempo in cui alla produzione di spettacoli di danza ha unito da sempre e con sempre maggiore interesse progetti di formazione ed educazione sia del pubblico che di almeno due generazioni di danzatori.

Dal 2000 l’attività di Spellbound è sostenuta dal Ministero per i Beni e le attività Culturali e del Turismo.

thedanceindustry.com/it

POLITEAMA GENOVESE

MARTEDI’ 22 NOVEMBRE 2016 ORE 21.00
da euro 23 a euro 28 + diritti di prevendita
Prezzi speciali scuole di danza info tel. 0108311456

[Foto in alto: © Matteo Carratoni]

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