Dieci cose sul tango che… forse non sapevi

Il tango, “pensiero triste che si balla”, non è soltanto una danza, ma, per chi lo pratica, una vera e propria filosofia di vita, un modo di essere, una forma di espressione artistica.

FOTO4In occasione della settima edizione del Campionato Europeo di Tango, che si terrà dal 5 al 10 luglio a Cervia, ecco dieci curiosità che forse non tutti sanno:

  • Il 30 settembre del 2009 il Tango Argentino diventa Patrimonio della Umanità, poiché «promuove il dialogo e personifica la diversità culturale, rappresentando l’essenza di una comunità e pertanto merita di essere salvaguardato».
  • Il tango era una cosa da uomini. In origine veniva ballato da coppie formate non da uomini e donne, bensì da soli uomini – Compadritos -, come testimoniano le fonti scritte – e soprattutto fotografiche – dell’epoca. Si trattava di una dimostrazione di abilità, di fare bella figura.
  • tangueri di tutto il mondo parlano tra loro prevalentemente in spagnolo, anche se la vera lingua del tango si chiama lunfardo. Il dialetto di Buenos Aires, che in realtà è un vero e proprio slang, nato e utilizzato nei bassifondi delle città alla foce del Rio de La Plata, è caratterizzato sia da contaminazioni provenienti da lingue e dialetti dei vari Paesi d’origine degli emigrati sia da particolari accorgimenti, come l’inversione delle sillabe, per cui ad esempio “tango”, in questa lingua, diventa “gotan”.
  • Per una tanguera la scarpa è tutto. Le scarpe nel tango non sono solo un mero accessorio, ma un elemento importantissimo per esplorare le sensazioni del nostro corpo. Tra l’altezza del tacco, il colore, gli inserti, la scelta della scarpa è quindi fondamentale e può portare le tanguere a viaggiare in tutto il mondo, anche fino a Buenos Aires per cercare quella giusta.
  • Quello tra il tango e il cinema è un amore secolare. La carriera di Rodolfo Valentino viene lanciata proprio dal suo tango nel film del 1921 I quattro cavalieri dell’apocalisse. Da allora sono moltissime le star del cinema che si sono cimentate in questa danza, da Al Pacino in Scent of a Woman a Marlon Brando e Maria Schneider, che consumano nel tango il loro dramma di eros e morte in Ultimo tango a Parigi.
  • Tangoterapia. Il tango fa bene al corpo e alla mente. Sulla base di studi scientifici, in molti ospedali questo ballo viene utilizzato come terapia nei percorsi di riabilitazione di diverse malattia come il Parkinson, sclerosi e altre malattie neurologiche.
  • Il tango e i giovani. Anche se è considerato come un’attività d’altri tempi, sono i giovani la vera ricchezza delle scuole di tango.
  • Un look perfetto e studiato è fondamentale per le tanguere, che passano ore a curare costumi e acconciatura per l’esibizione.
  • Il tango sta avendo sempre più adepti, e adesso si balla anche in pausa pranzo. A Milano ha appena aperto un locale in cui a mezzogiorno si possono trovare medici, avvocati, fotografi architetti, che, oltre al pranzo, si dedicano anche alle milonghe.
  • Questa danza segue un vero e proprio rituale fatto di codici ben precisi e sempre uguali in ogni parte del mondo: è l’uomo che va a prendere la sua dama al tavolo e poi la riaccompagna al suo posto alla fine della tanda. L’atteggiamento della donna non è passivo come sembra, poiché anche lei cerca insistentemente lo sguardo di colui con il quale desidera ballare. Per rifiutare, l’uomo si limita a distogliere lo sguardo, così come può fare la donna quando non vuole ballare con un uomo che le sta facendo una “Mirada”.

Il programma completo degli eventi e delle gare del 7th European Tango Festival & Championship, che si terrà a Cervia dal 5 al 10 luglio, è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione www.eutango.com.

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